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Crisi: rapporto Ue frena su eurobond e fondo redenzione

Crisi: rapporto Ue frena su eurobond e fondo redenzione

Limiti da Trattati;Barroso,serve dibattito. Rinvio dopo elezioni

BRUXELLES, 31 marzo 2014, 20:21

Redazione ANSA

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Nuova frenata su eurobond e fondo di redenzione del debito sovrano per uscire dalla crisi.

Il rapporto di un gruppo di esperti Ue guidati dall'ex membro della Bce Gertrude Tumpel-Gugerell sostiene che questi, sebbene aiutino la stabilità, sono connessi a rischi finanziari. Sarebbe quindi "prudente" aspettare di valutare gli effetti della nuova governance economica, e "necessari" cambiamenti ai Trattati. Il presidente della Commissione Ue Barroso ha quindi chiesto un dibattito, di fatto rinviando a dopo le elezioni. "Sia un fondo di redenzione che eurobond avrebbero meriti nello stabilizzare i mercati del debito sovrano, promuovere la stabilità e l'integrazione finanziaria, sebbene in modi diversi e con diverse implicazioni a lungo termine", si legge nelle conclusioni del rapporto che era stato richiesto lo scorso giugno dalla Commissione Ue, su sollecitazione dell'Europarlamento. "Questi meriti", però, avvertono gli esperti, "sono combinati con rischi economici, finanziari e di azzardo morale" e il loro insieme "dipende dalle varie opzioni" dell'architettura finanziaria scelta. Data però "la molto limitata esperienza con la riforma della governance economica Ue, può essere considerato prudente raccogliere innanzitutto le prove dell'efficienza di questa prima di prendere qualsiasi decisione su schemi di emissioni congiunte". Anche perché, continua il rapporto, "senza emendamenti ai Trattati Ue", eventuali emissioni potrebbero avvenire solo in una forma pro-rata e, in particolare per quanto riguarda il fondo di redenzione, "solo attraverso una costruzione puramente intergovernamentale che solleva questioni di responsabilità democratica". In questo senso sarebbero quindi "necessarie modifiche dei trattati" per poter avere emissioni comuni e allo stesso tempo evitare l'azzardo morale dei paesi ad alto debito che ne trarrebbero beneficio e un controllo democratico del sistema.

La Commissione Ue, ha affermato Barroso, "studierà attentamente il rapporto e deciderà come darvi seguito a tempo debito", ma prima, ha avvertito, "dobbiamo avere un dibattito democratico" con cittadini, stati membri ed Europarlamento. E le prossime elezioni europee "sono una prima opportunità per discutere quale tipo di Unione vogliamo veramente". Anche perché, ha sottolineato il commissario agli affari economici Olli Rehn, "abbiamo virtualmente esaurito le opzioni sotto gli attuali Trattati", per cui "ogni ulteriore passo avanti verso la solidarietà dovrebbe andare mano nella mano con una maggiore responsabilità e integrazione fiscale". La proposta di eurobond e fondo di redenzione era stata lanciata nel pieno della crisi dell'eurozona per aiutare i paesi più in difficoltà, ma ha sempre incontrato l'opposizione della Germania.

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