All'interno del comitato, composto dagli esperti nazionali dei 28 stati membri, ci sarebbero però tuttora resistenze al giro di vite e, tra i paesi più restii ci sarebbe proprio la Germania, oltre ad Austria, Ungheria e Repubblica ceca.
L'Italia, invece, è piuttosto favorevole all'adozione delle nuove misure. Sarà però domani il 'momento della verità' per valutare eventuali evoluzioni delle posizioni dei 28.
Intanto giovedì la commissaria al mercato interno Elzbieta Bienkowska prenderà parte al Consiglio Ue trasporti per un punto informativo, dopo la discussione al Consiglio competitività di giovedì scorso, anche con i ministri di questo settore. E' invece prevista per il 15 ottobre la riunione con le autorità di omologazione nazionale, con cui Bruxelles intende sottolineare da una parte il bisogno di controlli rigorosi, incluso il rispetto del divieto dei software 'truccati', e fare il punto sulle indagini in corso nei vari paesi Ue, oltre a imbastire una discussione più a lungo termine su come modificare il sistema di omologazione in Europa. L'attenzione però resterà soprattutto concentrata sulle azioni urgenti necessarie, ovvero fare piena chiarezza su quanto avvenuto, adottare un approccio di tolleranza zero nei confronti della frode, infliggere sanzioni e adottare sistemi di test più rigorosi.
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