BRUXELLES - Berlino cede ai richiami dell'Ue sulla divisiva imposta sul gas in uscita adottata nel 2022. "Il governo tedesco ha accettato di abolire la tassa" sul gas esportato "dal primo gennaio 2025", ha annunciato il segretario di Stato tedesco per gli Affari economici e il Clima, Sven Giegold, al suo arrivo al Consiglio Ue Energia. Da mesi ormai il governo tedesco si era attirato le critiche dei Paesi vicini - Austria in testa - e della Commissione europea, preoccupati per le conseguenze del prelievo sull'integrità del mercato interno e per la sicurezza degli approvvigionamenti. Ora la tassa aumenterà a luglio, come previsto per legge, ma in seguito verrà revocata. "Non è mai stata nostra intenzione ostacolare" l'integrazione del mercato dell'energia Ue o gli sforzi per tagliare la dipendenza dalla Russia, ha spiegato Giegold.
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