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In Francia vola Le Pen, Glucksmann rianima la gauche

In Francia vola Le Pen, Glucksmann rianima la gauche

Il candidato socialista tallona i macroniani di Hayer

PARIGI, 27 maggio 2024, 10:46

Redazione ANSA

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In Francia vola Le Pen, Glucksmann rianima la gauche © ANSA/EPA

(di Paolo Levi) PARIGI, 25 MAG - La fiamma tricolore di Marine Le Pen continua a dominare i sondaggi in vista delle elezioni europee del 9 giugno, doppiando addirittura la maggioranza presidenziale di Emmanuel Macron e tutti gli altri partiti francesi lontani dietro, ad appena due settimane dal voto.
    Secondo un ultimo sondaggio Ifop-Fiducial pubblicato venerdì per il giornale Le Figaro, LCI e Sud Radio, il capolista del Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, svetta al 33% delle preferenze, più della somma delle due formazioni politiche che inseguono, Renaissance/Renew al 16,5% e il Partito socialista-Place Publique di Raphael Glucksmann, al 14,5%.

La situazione è così allarmante per la maggioranza centrista che negli studi dell'emittente pubblica France 2 il premier Gabriel Attal, un fedelissimo di Macron, è sceso in campo in prima persona per tentare di fermare il rullo compressore lepenista che continua a macinare consensi a due settimane dal rinnovo dell'Europarlamento di Strasburgo e Bruxelles. Per un'ora e mezzo, il giovane leader di 35 anni ha duellato in diretta con Bardella, il ventottenne nazionalista delfino di Le Pen strafavorito di questa elezione, su temi come l'immigrazione, il potere d'acquisto o la guerra in Ucraina.
Affilate le armi, il dibattito tra Attal e Bardella si è scaldato con il capo dell'esecutivo che ha accusato l'esponente lepenista di "odiare l'Europa" e di "cambiare idea su tutto", quest'ultimo a contestare ad Attal il bilancio da premier e i "colpi bassi". Fra questi ultimi, Bardella ha certamente incassato quelli sul rapporto del Rassemblement National e di Le Pen con la Russia di Vladimir Putin: "Il vostro partito, quello di Marine e Jean-Marie Le Pen - ha incalzato Attal - aveva bisogno di soldi. La Russia aveva bisogno di un partito in Europa proprio per indebolire l'Europa dall'interno". "Non è da primo ministro della Francia usare argomenti così, sotto la cintura", ha ribattuto Bardella, accusando a sua volta Macron di "giocare con il fuoco" non escludendo di inviare truppe in Ucraina.
Nel corso del dibattito visto da 3,6 milioni di telespettatori, il candidato Rn è stato messo più volte alle strette da un premier più energico e agguerrito che mai, anche se è presto per dire se questo consentirà alla maggioranza macroniana guidata da Valérie Hayer di recuperare terreno. Al momento, secondo tutti gli studi d'opinione, il trionfo lepenista sembra scontato mentre Hayer e Glucksmann, si contendono il secondo posto.
Negli ultimi giorni, il candidato socialista ha incassato il sostegno dell'ex premier e padre nobile della gauche, Lionel Jospin, 86 anni. Sulle colonne del Nouvel Obs, la nuova punta di diamante della sinistra d'Otralpe, vera sorpresa della campagna d'Otralpe, ha lanciato un appello insieme ad altri esponenti socialdemocratici europei, tra cui Elly Schlein, per "formare una diga possente" contro l'avanzata dell'estrema destra in Europa.

Tornando a Bardella, negli ultimi mesi di campagna a tambur battente, si è anche dilungato in modo inedito sulla sua famiglia di origini italiane emigrata in Francia. Un tema su cui in passato si era sempre mostrato piuttosto riservato. ''Sono venuto da altrove, ma sono diventato di qui'', ha detto rispondendo a un giornalista dell'ANSA negli studi di Franceinfo, aggiungendo di aver "fatto lo sforzo repubblicano di assimilazione", come "tanti francesi di origini straniere: sposando la storia di Francia, onorando ciò che è stato il nostro grande Paese, imparando il francese, rispettando l'insegnante, rispettando la polizia, dimenticando una parte della propria cultura d'origine e del proprio Paese di partenza".
Quanto agli altri partiti transalpini, tutti risultano al momento sotto alla soglia del 10%. Quarti, a pari merito, Manon Aubry (La France Insoumise, 7,5%), e il repubblicano François-Xavier Bellamy (LR, 7,5%). Al quinto posto c'è Marion Maréchal, la nipotina ultraradicale di Le Pen in rotta con la zia (Reconquête, 6,5%) seguita dall'ecologista Marie Toussaint (5%).
   

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