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Troika dell'Eurocamera, 'la Georgia ritiri la legge contestata'

Troika dell'Eurocamera, 'la Georgia ritiri la legge contestata'

"Impatto negativo sul percorso di adesione del Paese in Ue"

BRUXELLES, 15 maggio 2024, 19:44

Redazione ANSA

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Troika dell 'Eurocamera, 'la Georgia ritiri la legge contestata ' © ANSA/EPA

BRUXELLES - Il primo ministro della Georgia, Irakli Kobakhidze, ha detto che il governo è pronto a "discutere" la legge sulle influenze straniere, approvata ieri dal Parlamento tra le proteste della piazza e delle opposizioni e le critiche della Ue e degli Usa, che vi vedono una replica della normativa sugli 'agenti stranieri' russa. "Siamo pronti a una discussione nel caso di ogni commento sulla legge", ha assicurato Kobakhidze dopo un incontro avuto a Tbilisi con l'Assistente segretario di Stato americano James O'Brien. Il primo ministro, citato dall'agenzia russa Interfax, ha sottolineato di avere parlato della normativa con l'inviato Usa durante un incontro che si è protratto per due ore e mezzo e durante il quale egli stesso ha confermato la volontà di Tbilisi di "approfondire le relazioni bilaterali" con Washington. La presidente georgiana, Salome Zourabishvili, contraria alla legge, ha già annunciato che porrà il veto. Entro due settimane dovrà rimandarla al Parlamento, ma con l'obbligo di proporre un testo alternativo che potrà essere accettato o rigettato in toto dall'assemblea. Un compromesso su una eventuale modifica potrebbe quindi essere raggiunto solo nel caso in cui il governo giudichi accettabili le proposte della presidente.

"L'Ue è al fianco del popolo georgiano nella sua scelta a favore della democrazia e di un futuro Ue per la Georgia. L'adozione della legge sulla trasparenza delle influenze straniere impatta negativamente sui progressi della Georgia nel percorso europeo. La scelta su come andare avanti è nelle mani della Georgia. Invitiamo le autorità a ritirare immediatamente la legge mantenendo l'impegno con il percorso europeo e attuando i passi necessari sui nove punti indicati dalla Commissione a novembre". E' quanto dichiarano l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell e il commissario all'Allargamento Oliver Varhelyi.

La dichiarazione dell'Ue sulla legge sulle influenze straniere varata da Tbilisi tra le fortissime proteste della popolazione è arrivata solo diverse ore dopo l'approvazione del Parlamento georgiano. Secondo Politico.eu il ritardo è stato causato dall'impossibilità di arrivare ad una dichiarazione congiunta dei 27 a causa dell'opposizione dell'Ungheria, che a Bruxelles esprime il commissario all'Allargamento, tra i titolati a firmare lo statement. Nella dichiarazione l'Ue sottolinea che "intimidazioni, minacce e aggressioni fisiche a figure della società civile, ad esponenti politici e ai giornalisti, così come alle loro famiglie, è inaccettabile" e "invita le autorità georgiane ad indagare su queste azioni che sono documentate". Borrell e Varhelyi ricordano che la concessione dello status di candidato per la Georgia dipende dalla messa a punto di nove "passi rilevanti" che, tra le altre cose, prevedono la tutela dei diritti umani e della società civile così come della libertà dei media. Ci sono inoltre riferimenti alla lotta alla polarizzazione dei media e alla disinformazione. "Tuttavia, nonostante le estese proteste e gli inequivocabili richiami internazionali la maggioranza di governo ha portato avanti l'adozione della legge. L'Ue ha ripetutamente avvertito che lo spirito della norma non è in linea con i valori e la legge europei. Indebolisce infatti il lavoro della società civile e indipendente, la libertà di associazione e di espressioni e i diritti fondamentali alla base degli impegni della Georgia negli Accordi di Associazione nell'alveo del percorso di adesione", si legge nella dichiarazione.

"Deploriamo l'adozione della legge sugli agenti stranieri da parte del Parlamento georgiano: siamo molto delusi dal fatto che la maggioranza al potere abbia ignorato le preoccupazioni espresse dagli osservatori dei diritti umani e dai partner internazionali, tra cui l'Ue e gli Stati Uniti, ed esortiamo le autorità georgiane a ritirare la legge prima che provochi ulteriori spaccature all'interno del Paese e metta ulteriormente a rischio la posizione internazionale del Paese e il suo futuro europeo". Così la dichiarazione congiunta del presidente della commissione per gli affari esteri David McAllister (PPE, DE), della presidente della delegazione per le relazioni con il Caucaso meridionale Marina Kaljurand (S&D, ET) e del relatore permanente del Parlamento europeo sulla Georgia Sven Mikser (S&D, ET).

"La decisione del governo georgiano di approvare una legge sui cosiddetti 'agenti stranieri' è un passo nella direzione sbagliata e allontana la Georgia dall'integrazione europea ed euro-atlantica". Lo scrive su X la portavoce della Nato, Farah Dakhlallah, esortando Tbilisi a "cambiare rotta" e a "rispettare il diritto alla protesta pacifica". 

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