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Von der Leyen: "Presto il costo del gas scenderà in tutta l'Unione europea"

Von der Leyen: "Presto il costo del gas scenderà in tutta l'Unione europea"

La presidente della Commissione al Parlamento europeo: "Nuovi progetti su Gnl in arrivo, ce ne sarà in abbondanza"

23 aprile 2024, 12:46

Redazione ANSA

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Von der Leyen: "Presto il costo del gas scenderà in tutta l 'Unione europea" © ANSA/AFP

BRUXELLES - "I costi dell'energia continuano a incidere sulla nostra competitività, l'Agenzia Internazionale per l'Energia ci dice che potrebbe esserci un po' di sollievo in vista: l'anno scorso, durante la crisi energetica, sono stati fatti molti investimenti, una grande ondata di nuovi progetti di esportazione di Gnl (gas naturale liquefatto) sta arrivando sul mercato e presto potremmo passare da una carenza globale di Gnl ad un'abbondanza di Gnl". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla Plenaria dell'Eurocamera durante un dibattito sui risultati del Consiglio europeo di mercoledì 17 e giovedì 18 aprile. "Ci aspettiamo un calo dei prezzi del gas", ha assicurato.

Un'altra priorità, ha detto von der Leyen,è affrontare la carenza di manodopera e di competenze che affligge la nostra economia: "dobbiamo formare il maggior numero possibile di giovani disoccupati, ogni giovane ha un grande potenziale". "Anche se si trovano a dover affrontare ostacoli di ogni tipo, assicuriamoci che abbiano l'opportunità che meritano: dobbiamo aumentare l'accesso delle donne al mercato del lavoro, un'assistenza all'infanzia accessibile e conveniente, e le buone scuole e gli orari di lavoro flessibili per i genitori sono un must assoluto", ha sottolineato von der Leyen.

"Infine, possiamo offrire soluzioni più flessibili per i lavoratori di lungo corso per continuare la loro carriera e dobbiamo attrarre i giusti talenti dall'estero: stiamo investendo 65 miliardi di euro nelle competenze, attraverso NextGenerationEU e il Fondo sociale europeo e le competenze devono continuare a essere al centro della nostra azione", ha spiegato ancora.

Ripercorrendo i momenti più critici del suo mandato, von der Leyen ha ricordato che "nel 2020 molti prevedevano una disoccupazione di massa in Europa e una lunga recessione: non è successo". Al contrario, ha continuato, "oggi abbiamo più persone al lavoro che in qualsiasi altro momento della storia europea: la disoccupazione è ai minimi storici, inferiore al 6%". L'occupazione è ai massimi storici, oltre il 75% e l'inflazione è ormai vicina all'obiettivo del 2%, ha fatto notare. "Abbiamo attraversato l'inferno e l'acqua alta, ma per molti aspetti ne siamo usciti più forti di cinque anni fa", ha detto ancora.

"Tuttavia, le onde d'urto di queste crisi hanno avuto ripercussioni sulla competitività dell'Europa: il modello di business di molte industrie europee si basava sull'energia a basso costo proveniente dalla Russia e sul commercio con una Cina in crescita e oggi ci troviamo di fronte a una Russia canaglia e a una Cina in difficoltà con la domanda interna", ha sottolineato von der Leyen. La geopolitica non è l'unico campo in cui l'Ue deve giocare la sua partita, secondo la presidente dell'Esecutivo Ue. "Nell'ultimo decennio, la produttività del lavoro in Europa è aumentata solo dello 0,8% all'anno, rispetto all'1,1% degli Stati Uniti: queste tendenze possono essere affrontate solo con uno sforzo concertato a livello europeo e nazionale e il ripristino del nostro vantaggio competitivo deve essere al centro dell'agenda economica dell'Europa nel 2024 e oltre", ha detto ancora. Si è detta poi "assolutamente convinta che, con la spinta necessaria, è possibile dare il via a un nuovo slancio della competitività europea".

"È giunto il momento di trovare una soluzione sistemica che mobiliti l'immenso capitale privato europeo. E una parte essenziale di questa soluzione è il completamento dell'Unione dei mercati dei capitali", che potrebbe portare alla raccolta di "470 miliardi" di investimenti privati aggiuntivi, ha detto von der Leyen. La relazione di Enrico Letta sul Mercato unico ha dato alla Commissione un mandato chiaro "per andare avanti su tre questioni vitali": primo, armonizzare le norme nazionali su temi come l'insolvenza per dare agli investitori la prevedibilità", la creazione di prodotti di "risparmio transfrontalieri per gli investitori al dettaglio" e il rafforzamento "della supervisione a livello europeo dei più importanti operatori del mercato". La strada da percorrere è quindi chiara", ha sottolineato von der Leyen. "Se vogliamo finanziare la nuova rivoluzione industriale dobbiamo mobilitare il capitale privato europeo: è giunto il momento di trasformare la volontà politica in azione", ha sottolineato.

Una parte del discorso si è concentrata sulla politica commerciale, da cui deriva "una parte significativa della prosperità". "Se è vero che nel prossimo decennio il 90% della crescita più significativa nelle regioni extraeuropee, dovremmo approfittarne, e la nostra Unione non è seconda a nessuno nel negoziare accordi commerciali", ha detto ancora. "Abbiamo la più grande rete di accordi commerciali al mondo, con un totale di 74 Paesi: il valore del commercio dell'Ue attraverso questi accordi ha superato per la prima volta i 2mila miliardi di euro nel 2022", ha aggiunto.

Il commercio tuttavia "deve essere equo: abbiamo bisogno di condizioni di parità a livello globale e dobbiamo affrontare i rischi che l'apertura comporta". "Abbiamo bisogno, ad esempio, di strumenti per affrontare i problemi di sovracapacità produttiva al di fuori dell'Ue e mi riferisco alla sovrapproduzione strutturale, ottenuta in gran parte con i sussidi", ha incalzato. Il mercato europeo, secondo von der Leyen, "è una destinazione attraente e i nostri produttori rischiano di essere costretti a uscire dal mercato, dobbiamo anche coinvolgere le economie in via di sviluppo di tutto il mondo, perché la loro industrializzazione è minacciata direttamente", ha sottolineato.

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