BRUXELLES - "Non c'è nessuna indagine o ispezione in Italia oggi, solo un incontro virtuale con le nostre controparti dato che siamo nella fase in cui prepariamo il rapporto annuale sullo syato di diritto in tutti i 27 Paesi dell'Ue". Lo dichiara un portavoce della Commissione Europea, precisando che lo scambio avviene online. La procedura per la compilazione del rapporto prevede la consegna di un questionario agli Stati membri e poi un incontro con i tecnici della Commissione.
"Nel contesto del rapporto annuale sullo Stato di diritto abbiamo molti incontri con i rappresentanti dei 27 governi, con i portatori di interesse e con le ong: quello che noi chiamiamo visita virtuale è per l'appunto l'incontro con le autorità nazionali e avere una discussione sulla base del questionario inviato a ogni Paese, che prevede poi un follow-up", ha continuato. "Per quanto riguarda l'Italia l'incontro è iniziato questa mattina, a livello tecnico, in cui abbiamo scambi normali e dettagliati con le controparti, in preparazione della relazione sullo stato di diritto, niente di più".
È previsto che si svolgano in videoconferenza, a quanto si apprende, gli incontri a livello tecnico fra i funzionari dell'Unione europea e quelli del governo, nell'ambito del lavoro preparatorio della relazione annuale della Commissione Ue sullo Stato di diritto. Come anticipato da Repubblica, in vista del confronto di oggi i tecnici di Bruxelles hanno annunciato all'esecutivo 19 quesiti, che riguardano fra l'altro la riforma costituzionale sul premierato, il processo penale telematico, le modifiche al reato di abuso d'ufficio, le conseguenze della nuova prescrizione per i processi per corruzione, nonché sull'informazione, in particolare sullo stop alla pubblicazione dell'ordinanza di custodia cautelare, sulle misure per garantire la libertà di stampa e il diritto a essere informati.
Viene chiesto, come riferisce il quotidiano, anche se il governo "può indicare quali misure prevede di adottare contro le interferenze politiche sull'indipendenza della Rai". Gli incontri in videoconferenza sono condotti da alcuni Dipartimenti della Presidenza del Consiglio e i ministeri di interni e giustizia, come viene spiegato in ambienti di governo, sottolineando che si tratta di confronti di routine in vista del rapporto annuale Ue sullo Stato di diritto che la Commissione pubblicherà nei prossimi mesi. Nei ministeri interessati si fa notare che si tratta di riunioni a livello tecnico, programmate da tempo nell'ambito delle periodiche analisi svolte dalla Commissione.
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