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Qatargate, Panzeri e Figà-Talamanca restano in carcere

Qatargate, Panzeri e Figà-Talamanca restano in carcere

Atene chiede a Panama informazioni su conti di Kaili

03 gennaio 2023, 15:40

Redazione ANSA

ANSACheck

Niccolò Figa-Talamanca, Pier Antonio Panzeri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Antonio Panzeri e Niccolò Figa-Talamanca restano in carcere. La Corte d'appello di Bruxelles ha infatti deciso di annullare la decisione di prima istanza sulla concessione del braccialetto elettronico per Figà-Talamanca (la procura aveva presentato ricorso) e prolungare la custodia cautelare. Su richiesta di Panzeri, invece, l'udienza è stata spostata al 17 gennaio. L'udienza, come nel caso di Eva Kaili, l'ex vicepresidente del Parlamento Europeo, si è tenuta a porte chiuse. La decisione è stata comunicata dalla procura federale del Belgio. Francesco Giorgi, compagno di Kaili, non aveva presentato appello.
Intanto emergono nuovi dettagli sullo scandalo che ha travolto il Parlamento europeo. "Leggendo le conversazioni" delle intercettazioni di Panzeri, "si comprende perfettamente come il gruppo Panzeri fosse in grado di muovere come marionette alcuni parlamentari, soprattutto italiani", si legge in un articolo di Repubblica sulle intercettazioni in mano ai magistrati belgi. "Con alcuni di loro - prosegue il quotidiano - parlano direttamente al telefono per indicare loro gli interventi da fare. E per complimentarsi dopo il passaggio in aula. Al momento i nomi di questi parlamentari sono coperti, così come impone la legge, da 'omissis'. Ma se dovesse arrivare l'autorizzazione dal Parlamento a liberarli, dalla montagna si staccherebbe una nuova valanga. Sempre italiana".
E' cominciata davanti alla Corte d'appello di Brescia ed è stata subito rinviata al prossimo 16 gennaio l'udienza per decidere la consegna o meno al Belgio di Silvia Panzeri, la figlia dell'ex eurodeputato Antonio, pure lei tra gli arrestati nell'ambito del Qatargate. I giudici, lo scorso 20 dicembre, avevano accolto una questione con cui la difesa aveva evidenziato le condizioni critiche delle carceri belghe, e avevano rimandato l'udienza ad oggi in attesa di verificare, tramite l'invito di una relazione di Bruxelles, la situazione. La documentazione, però, come è stato riferito, non è arrivata. Silvia Panzeri oggi era in aula.
Da quanto è stato spiegato dalla difesa di Silvia Panzeri, il Ministero della Giustizia italiana ha comunicato in aula la mancanza della documentazione sulla situazione delle carceri che era stata chiesta a Bruxelles e che non è ancora stata inviata. Intanto ieri, come hanno spiegato gli avvocati Angelo De Riso e Nicola Colli, è stato depositato un ricorso al tribunale del Riesame di Bergamo contro il sequestro dello scorso 23 dicembre di 240 mila euro sui conti dei Panzeri - 200 mila su quello di Silvia e 40 mila su quello del padre e della madre - disposto dal gip su richiesta del pm delegato a eseguire un'ordine di investigazione europea del Belgio. L'atto depositato riguarda solo presunti vizi formali del provvedimento del gip.
Nel frattempo le autorità greche hanno chiesto a Panama informazioni su possibili trasferimenti di denaro dal Qatar a conti appartenenti all'europarlamentare Eva Kaili detenuta a Bruxelles nell'ambito del Qatargate. La notizia è rimbalzata su diversi media internazionali e ellenici. Il presidente dell'autorità antiriciclaggio greca, Charalampos Vourliotis, ha inviato nei giorni scorsi una richiesta urgente alle autorità di Panama chiedendo di essere informato sull'esistenza di rimesse da circa 20 milioni di euro trasferite dal Qatar a conti che potrebbero essere stati aperti da Kaili o dai suoi familiari. La richiesta ha fatto seguito alle voci, rimbalzate anche sui social e smentite a stretto giro dal legale di Kaili - su un presunto conto intestato all'europarlamentare greca e ai suoi genitori presso la panamense Bladex Bank.

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