BRUXELLES - Dopo oltre 13 mesi di negoziato la Commissione ha espresso una valutazione positiva del piano di Ripresa e resilienza "poiché riteniamo rispecchi gli undici criteri stabili dalla Commissione" ma non ci saranno versamenti fino a quando non saranno rispettate tutte le condizioni fissate.. Così il commissario Ue all'economia, Paolo Gentiloni, durante il dibattito in commissione libertà civili del Parlamento europeo sui fondi del recovery polacco e la situazione dello stato di diritto e dell'indipendenza della magistratura nel Paese.
"Durante la trattativa la commissione ha aggiunto tre cosiddette 'pietre miliari' sulle condizioni all'esborso dei fondi: l'attuale camera disciplinare deve essere abolita e sostituita dal tribunale imparziale, il regime disciplinare deve essere riformato e tutti i giudici interessati dalle sanzioni della camera disciplinare devono avere il diritto al riesame dei loro casi", ha spiegato Gentiloni. Polemiche le reazioni egli eurodeputati tra cui l'olandese di Renew Sophia in 't Veld secondo la quale "la fabbricazione del concetto delle 'pietre miliari' al posto di vere condizioni vincolanti è un artificio, come nella celebre fiaba dei vestiti del re, sta quindi a noi eurodeputati urlare che il re è nudo, la Commissione è nuda, ed è evidente il suo fallimento".
Rispondendo alle accuse Gentiloni ha spiegato che "non vi sarà alcun esborso dei fondi fino a quando le 'pietre miliari' stabilite dalla Commissione non verranno rispettate ed ha rassicurato l'aula che i primi risultati saranno visibili al più presto".
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