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Gentiloni, un compromesso tra debito e crescita è possibile

Gentiloni, un compromesso tra debito e crescita è possibile

Il successo dell'Italia è il successo del Next Generation Ue

08 febbraio 2022, 12:34

Redazione ANSA

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Gentiloni, un compromesso tra debito e crescita è possibile - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - "La crescita è il modo migliore per la sostenibilità del debito, deve restare un punto centrale di ogni revisione" e nell'equilibrio tra riduzione del debito e necessità di crescita e investimenti "un compromesso è possibile". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni intervenendo alla Bocconi. "A marzo i leader dell'Ue si riuniranno concentrandosi su un nuovo modello di crescita per l'Europa e la Commissione redigerà delle linee guida in primavera cercando di evitare il ripetersi delle vecchie divisioni tra Paesi membri", ha aggiunto.

"Con la nostra consultazione pubblica abbiamo ricevuto un gran numero di contributi da tutti i livelli della società: governi, banche centrali e organizzazioni internazionali, a imprese, gruppi di riflessione, università e organizzazioni della società civile. Abbiamo anche le proposte di ampio raggio, dalla messa in discussione degli obiettivi di Maastricht alla richiesta di una capacità fiscale centrale permanente per l'eurozona", ha spiegato Gentiloni che, soffermandosi sul delicato dibattito per la revisione del Patto ha rimarcato: "le linee rosse sono fatte per essere superate". Superare le vecchie divisioni interne all'Ue "non sarà un compito facile ma penso che abbiamo una possibilità", ha aggiunto.

"Le decisioni che prenderemo nei prossimi mesi determineranno la direzione in cui andrà l'Ue: se si torna ai giorni pre-pandemia di bassa crescita, disparità sociali e fragilità ambientale o se possiamo forgiare un futuro post-pandemia di crescita forte, sostenibile ed equa. Credo che possiamo e sceglieremo la seconda opzione".

La sfida del Recovery "è particolarmente cruciale per l'Italia. Per gli ingenti importi di sovvenzioni e prestiti destinati" al Paese. E potrei dire che il successo del piano italiano sarà il grande successo del Next Generation Eu, quindi questa è un'opportunità unica per l'Italia ma anche un'enorme responsabilità".

"Non siamo pronti a fare proposte su questioni così delicate come un'Agenzia europea del debito. E non ritengo realistico dare pareri su questo prima di avere delle proposte reali. C'è una consapevolezza condivisa, ma non è sull'Agenzia del debito bensì sull'esigenza di iniziative straordinarie a livello di investimenti. Tutti sanno che dobbiamo tutti affrontare la transizione climatica. La pandemia ci ha dimostrati che abbiamo tutti gli stessi problemi".

Rispondendo a una delle domande degli studenti sui rischi legati alle reazioni dei Paesi europei alla crisi energetica, Gentiloni ha detto: "Sulla crisi energetica è necessaria una risposta, si sta ancora discutendo di alcuni percorsi possibili su come rafforzare l'approvvigionamento anche con acquisti comuni. Alcuni Stati membri stanno chiedendo cambiamenti".

"È vero, la reazione degli Stati membri potrebbero minare la transizione climatica. Noi chiediamo che le reazioni siano temporanee e mirate per i soggetti più vulnerabili", ha sottolineato.

Se l'energia nucleare è una soluzione per il futuro? "Direi di no. Sono orgoglioso della decisione presa da alcuni paesi, fra cui l'Italia di lasciare il nucleare da parte. Magari in futuro avremo impianti nucleari diversi ma queste sono fonti di energia per la transizione. Abbiamo avuto un lungo dibattito, parlando della possibilità di includere o no il gas e il nucleare" nella tassonomia per un periodo transitorio. Lo ha detto Gentiloni sottolineando come, "naturalmente, ci sono alcuni vincoli per gli investitori" che useranno queste due fonti energetiche.

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