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Ue, pronta piattaforma per tracciare passeggeri voli

Ue, pronta piattaforma per tracciare passeggeri voli

Ma Stati devono provvedere ad aspetti legali per scambio dati

18 gennaio 2021, 20:01

Redazione ANSA

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Ue, pronta piattaforma per tracciare passeggeri voli - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - La piattaforma elaborata dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) assieme ad alcuni Stati membri, per tracciare i passeggeri dei voli, ed arginare il diffondersi del Covid-19, "è pronta", ma ora "sta ai Paesi garantire che vi siano i documenti legali necessari per permettere la condivisione dei dati". Lo spiega un portavoce della Commissione europea a chi chiede a che punto sia il lavoro per la messa a punto di un documento digitale comune.

Intanto il vicepresidente dell'Esecutivo comunitario, Maros Sefcovic, e la presidente di turno del Consiglio Ue, il segretario di stato portoghese agli Affari europei, Ana Paula Zacarias hanno spiegato che la Commissione europea e gli Stati sono al lavoro su un certificato di vaccinazione Covid digitale e registrato su piattaforme interoperabili, per favorire uno scambio di dati veloce tra Paesi Ue, e facilitare l'analisi dell'Agenzia europea del farmaco. Per il momento l'unico fine del certificato è medico, ma in futuro potrebbe essere usato anche come passaporto sanitario per viaggiare, come auspicato dal premier greco Kyriakos Mitsotakis. A patto però che siano individuati punti di equilibrio per evitare discriminazioni e limitazioni di libertà.

"Stiamo già lavorando con gli Stati a linee guida per assicurare l'interoperabilità dei certificati digitali di vaccinazione. In questo momento la cosa più importante è raccogliere i dati a scopo medico, per misurare l'efficacia delle vaccinazioni", ha spiegato Sefcovic. "Solo successivamente sarà posta la questione di come questi certificati possono essere usati anche per altri fini. Ma come chiarito da Commissione e presidenza di turno, la vaccinazione è volontaria. Per questo prenderemo tutte le precauzioni per evitare qualsiasi discriminazione o limitazione dei diritti. Queste però sono questioni che arriveranno in futuro: prima occorre mettere a punto un sistema che funzioni a scopo medico. La questione dei viaggi sarà per un momento successivo".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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