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2 Giugno. Messaggio dell'Ambasciatore nei Paesi Bassi

2 Giugno. Messaggio dell'Ambasciatore nei Paesi Bassi

In occasione della Festa della Repubblica Italiana

02 giugno 2020, 10:53

Redazione ANSA

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2 Giugno. Messaggio dell 'Ambasciatore d 'Italia nei Paesi Bassi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gentili connazionali, Signore e Signori,

in circostanze senza precedenti celebriamo oggi il 74 mo anniversario della Repubblica Italiana. Non potendo accogliervi per brindare insieme e ricordare l’importanza di questa commemorazione - per apprezzare le innumerevoli eccellenze Italiane in tanti campi, che non smettono mai di stupirci - mi rivolgo a voi, ed in particolare alla comunita’ italiana nei Paesi Bassi, attraverso questo video messaggio.

La pandemia si e’ diffusa indiscriminatamente a livello globale ed ha danneggiato molti paesi, inclusi l’Italia ed i Paesi Bassi, costringendoci a congelare e rivedere il nostro modo di lavorare, di andare a scuola, di produrre e di interagire tra noi. L’Italia e’ stata duramente colpita dalla Pandemia. Abbiamo vissuto una pagina triste della nostra storia,ma abbiamo testimoniato una pagina straordinaria di resilienza individuale, collettiva ed istituzionale, di dedizione, sacrificio ed instancabile impegno. In Italia voglio ricordare in particolare i medici, gli infermieri, i farmacisti e tutti gli altri operatori sanitari, con tanti tra loro caduti nello svolgimento dei loro compiti. A tutte le vittime della pandemia ed agli operatori della sanita’ in particolare va il nostro pensiero. Li abbiamo visti lavorare allo stremo delle forze per salvare vite umane con grande professionalita’ e generosita’. Il lavoro delle Forze dell’ordine, delle Forze Armate, degli operatori della logistica, dei trasporti, della distribuzione, delle filiere produttive essenziali, del sistema dell’istruzione, non ostante le numerose difficolta’, ha consentito al nostro Paese di non fermarsi e di andare avanti sia pure funzionando a velocita’ ridotta.

Siamo adesso entrati in una seconda fase. Diviene possibile un graduale superamento delle restrizioni anche qui nei Paesi Bassi, grazie alla equilibrata gestione della pandemia da parte del governo olandese al quale voglio esprimere un sentito apprezzamento. Dobbiamo guardare alla ripresa, verso la quale indirizzare gli sforzi di tutti, senza distinzioni o negligenze. Dobbiamo essere capaci di costruire sui sacrifici fatti sin qui per non vanificarli e per riconquistare condizioni di crescente serenita’.
Come ha detto il Sig. Presidente della Repubblica Italiana, la battuta di arresto che abbiamo dovuto affrontare deve spingerci ad accelerare verso un cambiamento che sappia valorizzare e non subire, fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione dell’economia. Occorrono scelte lungimiranti per fronteggiare la crisi economica, scelte a cui possono efficacemente contribuire le coraggiose proposte di nuovi e massicci strumenti di sostegno economico avanzate il 27 maggio scorso dalla Commissione europea, che speriamo vengano rapidamente approvate da tutti gli stati membri.
La sida che abbiamo di fronte non minaccia solo l’Italia ed i Paesi Bassi. E’ il futuro in particolare dell’Unione Europea che e’ in gioco. Come ho ripetuto in piu’ occasioni nei miei contatti con le autorita’ olandesi e con la stampa, in linea con l’intervista del Presidente del Consiglio Prof. Conte al giornale De Telegraaf, non si tratta di riscrivere un libro di macroeconomia ma di decidere quale corso vogliamo imprimere al nostro futuro.

E’ fuorviante ed infondato parlare di tensioni dell'Italia con i Paesi Bassi, che non ci sono mai state. Molti italiani non comprendono però la resistenza da parte delle autorità olandesi ad affrontare questa crisi - che è una crisi epocale, sanitaria, economica e sociale ad un tempo e che per questo richiede una reazione forte, immediata, rigorosa ed efficace, da coordinare a livello europeo. L'Italia si è trovata in trincea con la Spagna, ma è chiaro che è una battaglia che riguarda tutti. Lo dimostra il modo in cui si sono diffusi ovunque i contagi. L'effetto recessione si sta verificando pressoché ovunque. L'Italia non sta in questo momento chiedendo ai cittadini olandesi di pagare il debito italiano. Non chiediamo neanche un euro ai contribuenti olandesi. I cittadini olandesi non hanno motivo di pensare che il rapporto con l'Italia li veda svantaggiati economicamente. Ci aspettiamo che in un mercato comune, dal quale sia i Paesi Bassi che l’Italia traggono enormi benefici, l'Europa debba poter agire in modo coeso ed efficace, perché è impensabile che qualcuno possa giovarsi di questa crisi. La stiamo subendo tutti, quindi abbiamo tutti l'interesse a fronteggiarla in modo coerente e unitario.

Non perdiamo quindi questo appuntamento con la Storia, che richiede strumenti straordinari, eccezionali, finalizzati esclusivamente a uscire quanto prima da questa recessione. Anche le buone risposte, se dovessero giungere tardi, si riveleranno inutili. Dobbiamo evitare di ritrovarci a dire: ecco, finalmente abbiamo trovato la terapia, per poi scoprire che il paziente è morto.
So che i connazionali residenti ed operanti nei Paesi Bassi, le aziende, gli imprenditori, gli accademici, i ricercatori, i professionisti, gli operatori della ristorazione, tutti coloro, inclusi i funzionari italiani delle organizzazioni internazionali con sede nei Paesi Bassi, che svolgono il loro lavoro con grande efficacia e profitto nei piu’ diversi settori dell’economia olandese, hanno reagito a questa sfida con grande senso di responsabilita’, di equilibrio e spirito di collaborazione, tra loro e nei riguardi delle autorita’ locali, facendo cosi’ onore attraverso la loro opera all’immagine ed alla reputazione dell’Italia nei Paesi Bassi. La crisi non e’ finita, ma io voglio cogliere questa occasione per ringraziarli.

Anche l’Ambasciata si e’ adoperata con la comunita’ italiana sin dalle prime battute, per fornire assistenza, sia a chi si e’ trovato inizialmente impossibilitato a rientrare in Patria, sia a chi ha dovuto affrontare l’emergenza e le incertezze di questa prima fase restando nei Paesi Bassi. Lo abbiamo potuto fare contando anche sul contributo attivo del CGIE e del Comites, per contribuire a mitigare l’impatto della pandemia. Parimenti l’Istituto Italiano di Cultura si e’ particolarmente distinto ed impegnato, promuovendo iniziative a distanza, conferenze, proiezioni, eventi e rassegne.


L’Ambasciata ringrazia per le parole di apprezzamento nei confronti del proprio operato e dell’operato della Farnesina che abbiamo ricevuto da parte del Segretario generale del CGIE, in particolare per quanto sino ad ora fatto dal Consolato, per la tutela e l’assistenza dei nostri connazionali nei Paesi Bassi. All’indomani del bando dei collegamenti aerei diretti dall’Italia, siamo riusciti ad organizzare un volo di rimpatrio, ed abbiamo successivamente fornito costante assistenza ed indicazioni utili per il rientro in Italia, mantenendo sempre aggiornato il sito web dell’Ambasciata ed organizzando direttamente diverse specifiche operazioni di evacuazione. Siamo intervenuti per fare fronte alle conseguenze sopra tutto economiche della pandemia con l’impegno di tutto il personale della cancelleria consolare, assistiti dal nostro console onorario ad Amsterdam, Avv.to De Falco, che ha ricevuto per questo un encomio dal Ministero degli Esteri Italiano. Abbiamo operato proficuamente anche con la rete dei corrispondenti consolari, del Patronato Acli, nonche’ del membro CGIE Cons. Mantione e del Presidente Pravisano del Comites Paesi Bassi.


Per quanto riguarda gli operatori economici, abbiamo sin da subito sensibilizzato le Autorità e il mondo imprenditoriale olandesi sulla sicurezza e qualità dei nostri prodotti. Abbiamo anche svolto interventi mirati quando le preoccupazioni olandesi hanno messo a rischio la finalizzazione di consegne (per es. con un centro di ricerca governativo e con il Porto di Rotterdam). È stata importante - e apprezzata - la nostra azione informativa in strettissimo coordinamento con quella svolta dalla Camera di Commercio e personalmente dal Presidente Pavan, con una instancabile azione divulgativa e di supporto. Oltre a informazioni specifiche e dettagliate per imprese italiane, sono stati pubblicati aggiornamenti e articoli su situazioni e misure di sostegno agli imprenditori adottate in campo economico.

Abbiamo organizzato una prima riunione con le imprese italiane nei Paesi Bassi in teleconferenza, a cui si sommano alcuni seminari organizzati dalla Camera di Commercio su questioni specifiche. Da ultimo stiamo cercando di valorizzare con le Autorità olandesi le best practice e le eccellenze italiane che si sono sviluppate in questi mesi, soprattutto nel settore sanitario.
Vorrei chiudere questo saluto annunciando che entro l’anno l’Ambasciata ed il Consolato si trasferiranno in Parkstraat a L’Aja, riuscendo finalmente a confluire in un unico edificio, cio’ che accrescera’ la nostra funzionalita’, in una sede piu’ vicina alla Stazione Den Haag Central da dove sara’ saremo raggiungibili a piedi in 15 minuti, rendendoci quindi piu’ accessibili a tutti i connazionali. Il trasloco del Consolato e’ previsto entro fine giugno mentre quello della cancelleria diplomatica avra’ luogo a meta’ dicembre.


Desidero concludere con un saluto a tutti voi, perche’ questa e’ l’ultima Festa Nazionale che celebro nella mia veste di Ambasciatore nei Paesi Bassi dovendo completare la mia missione alla fine dell’estate. Non posso non ricordare, tra le tre altre celebrazioni che ho vissuto qui, quella del 2018, quando riuscimmo ad invitare la Fanfara dei Bersaglieri di Altamura e rivivere con commozione ed orgoglio la loro sfilata nel centro della Citta’ de L’Aja. E’ stato un onore ed un privilegio servire l’Italia e gli Italiani nei Paesi Bassi ed interagire con la ricca e produttiva comunita’ italiana in questo paese della quale siamo orgogliosi, che sa farsi valere e che rappresenta in modo esemplare l’Italia in tutte le sue sfaccettature.

Grazie a tutti e Buona Festa della Repubblica.

 

 

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