BRUXELLES - Nel gestire i casi di aiuti di Stato alle banche la Commissione ha cercato di assicurarsi che i contribuenti fossero protetti, anche attraverso schemi di compensazione per chi ha subito i danni delle vendite fraudolente di titoli: lo ha detto la commissaria alla concorrenza e vicepresidente designata della Commissione Ue, Margrethe Vestager, nell'audizione al Parlamento Ue che dovrà confermare la sua nomina. La commissaria ha spiegato che "ogni caso" di aiuti di Stato nel settore bancario "è stato diverso".
E quello che la Commissione ha fatto per affrontarli è stato "renderci sicuri che i contribuenti fossero protetti", cosa che non cambia, però, il fatto che "ogni tanto qualche banca deve lasciare il mercato, molto probabilmente viene comprata da altre, e sarà molto doloroso, a volte straordinariamente doloroso, perché c'è stata vendita fraudolenta". Per questo "abbiamo cercato di aiutare con schemi di compensazione, automatici per chi è molto vulnerabile economicamente, e caso per caso in situazioni dove serve più lavoro per capire che tipo di denaro è andato perso a causa del misselling". Per Vestager "il settore bancario è quello che ha sofferto di più per la crisi finanziaria, e ora può darsi che sia tornata la crescita ma ancora per molte aziende è difficile ripagare i prestiti e questo si riflette nel settore bancario con i crediti deteriorati. Perciò bisogna stare attenti a dire che tutto è tornato normale", ha concluso.
Sulla tassa per le imprese digitali, o web tax, "siamo pronti ad agire": lo ha detto la commissaria alla concorrenza e vicepresidente designata della Commissione Ue, Margrethe Vestager, nell'audizione al Parlamento Ue che dovrà confermare la sua nomina. "Dobbiamo assicurarci che che le società digitali paghino la loro giusta quota di tasse, vogliamo che questa tassazione sia basata su un accordo globale, ma se non sarà possibile entro il 2020, siamo pronti ad agire", ha detto Vestager.
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