BRUXELLES - Un "incontro costruttivo" quello avvenuto oggi a Bruxelles tra la Direzione delle organizzazioni di consumatori Altroconsumo, Test-Achats, Ocu, DecoProteste e Proteste Brasil e i rappresentanti di Facebook. Lo riferiscono in una nota le stesse organizzazioni di consumatori precisando che "sulla vicenda Cambridge Analytica e l'utilizzo improprio dei dati c'è stato uno scambio di opinioni aperto" e che "Facebook ha mostrato attenzione per i diritti degli utenti e il rispetto del ruolo delle Organizzazioni di consumatori".
Tre le richieste concrete a nome del milione e mezzo di consumatori iscritti che rappresentano formulate dalle cinque organizzazioni di consumatori indipendenti del Gruppo. In primis un risarcimento congruo per tutti i consumatori colpiti direttamente dallo scandalo Cambridge Analytica. A seguire un risarcimento per tutti gli altri consumatori che potrebbero essere vittime dell'uso improprio dei dati da parte di altre app che operano sulla piattaforma Facebook, su cui le indagini sono in corso. Infine la richiesta di individuare in sinergia una modalità che possa effettivamente rendere gli utenti unici e soli gestori dei propri dati. Uno strumento necessario che permetta ai consumatori di decidere davvero dove, quando e con chi condividerli, quando smettere di farlo e quando rientrarne in possesso.
"Facebook si è impegnato a fornire indicazioni sui tre punti entro le prossime due settimane", ha affermato Marco Pierani, direttore Public Affairs e Media Relations, al termine dell'incontro. "Nel frattempo continua a pendere la diffida formale inviata dalle nostre cinque Organizzazioni il 21 marzo scorso".
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