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Cochetel (Unhcr), in Libia non centri ma carceri orribili

Migranti sbarcati su coste Paese tornano in prigione

Redazione ANSA BRUXELLES

BRUXELLES - "Non ci sono campi o 'centri" per i migranti "in Libia, ma solo prigioni, alcune controllate dalle autorità, altre da milizie e trafficanti, e vi sussistono condizioni orribili. Chiunque venga sbarcato sulle coste libiche torna in queste carceri. Possiamo sperare che un giorno ci saranno centri decenti e aperti, ma oggi non esistono". Così Vincent Cochetel, inviato speciale dell'Unhcr (l'agenzia Onu per i rifugiati) per la rotta del Mediterraneo Centrale, in un'intervista all'ANSA.

 

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