/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Isis: Europol 7.670 i fighter Ue su lista nera Turchia

Isis: Europol 7.670 i fighter Ue su lista nera Turchia

Donne assumono ruoli più operativi, cala propaganda web

BRUXELLES, 15 giugno 2017, 17:38

Redazione ANSA

ANSACheck

Isis: Europol 7.670 i fighter Ue su lista nera Turchia - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Sono 7.670 i nomi di 'foreign fighter' di Paesi Ue sulla lista nera della Turchia. Emerge dalla relazione annuale di Europol sul terrorismo, presentata dal direttore Rob Wainwright, alla riunione informale dei ministri dell'Interno a Malta, che avverte sulla crescente minaccia terrorismo, col rientro massiccio dei combattenti da Irak e Siria, "se come sembra, l'Isis sarà sconfitto". D'altra parte, uno dei nuovi elementi di cui si è arricchita la propaganda del Califfato nel 2016, si rileva, è che "in caso di sconfitta in Siria e Iraq, l'Isis chiede ai propri affiliati, in altre aree geografiche, di portare avanti la lotta".

 

Le donne hanno assunto ruoli più operativi nelle attività terroristiche jihadiste in Europa, così come anche i bambini o i giovani adulti. Uno su quattro (26%) delle persone arrestate, nel 2016, erano donne, "un importante aumento", se comparato al 18% del 2015. Emerge dalla relazione di Europol. Inoltre, nonostante una diminuzione delle partenze verso le aree di crisi, la Gran Bretagna ha segnalato un aumento nel numero di donne, famiglie e minori impegnati nel conflitto in Iraq e Siria, mentre l'Olanda ha evidenziato che oltre 40 bambini (fino a 12 anni) sono andati nelle zone di conflitto. Nel 2016 sono state 135 le vittime di attentati jihadisti nell'Ue, mentre gli attacchi registrati sono stati 13 (5 in Francia; 4 in Belgio; e 4 in Germania), 10 di questi portati a compimento. Gli arresti per presunti crimini connessi al terrorismo islamista nel 2016 sono stati 718, soprattutto in Francia (429), dove sono aumentati per il terzo anno di seguito.

 

Nel 2016 si è registrata una diminuzione della produzione e della diffusione on-line della propaganda del Califfato, questo grazie anche alle misure adottate da alcune piattaforme dei social network, che iniziano a dare risultati, evidenzia la relazione di Europol. Cambiamenti si registrano anche nei contenuti propagandistici: dalla retorica dell'Islam vittorioso si è passati ai richiami a vendicare l'Islam sunnita, "sotto attacco da parte di una presunta alleanza ebraico-sciita e dall'alleanza internazionale anti-Isis". In questo scenario, si rileva, al-Qaeda ha cercato di approfittare dello spazio lasciato dall'Isis, muovendosi, come il suo avversario, su Telegram, dove è più difficile incorrere nell'oscuramento.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.