BRUXELLES - "Stando fermi si fa un favore a chi vuole disgregare l'Ue e ciò che abbiamo ottenuto in questi 60 anni. E' il momento di agire in modo efficace. Serve una Ue 2.0 che ripensi la sua politica economica". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, commentando l'esito delle elezioni regionali francesi, al Parlamento di Bruxelles dove ha presentato a Martin Schulz e Federica Mogherini un documento firmato dai presidenti di nove Parlamenti a favore di maggiore integrazione politica in Europa.
"Per troppo tempo - ha aggiunto Laura Boldrini - l'Europa non ha risposto ai bisogni dei cittadini. E' stata sorda e questo ha penalizzato il sentimento degli europei. Ora serve una Europa 2.0 che riconsideri le proprie scelte di politica economica, che consideri il loro impatto sociale e che sia anche in grado di essere competitiva. Noi - ha sottolineato la Presidente della Camera - come piccoli Stati nazione oggi non possiamo rispondere alle grandi sfide che abbiamo davanti, dal terrorismo al cambiamento climatico, al flusso dei rifugiati. Stando insieme, ma cooperando veramente, ognuno facendo la propria parte, riusciremo a dare una risposta. Altrimenti rischiamo veramente di soccombere".
Secondo Boldrini, "nei momenti di paura chi propina soluzioni facili ha la meglio". "Ma quelle soluzioni nel medio termine vanno contro i cittadini europei perché non sono soluzioni contemporanee al tempo della globalizzazione. Ritengo invece - ha aggiunto - che bisogna rilanciare una maggiore integrazione politica e farlo il prima possibile. Non si può più andare avanti con il fatto che ogni Paese vada al Consiglio europeo e poi porti a casa i suoi risultati che sono di natura nazionale. E all'Europa - si interroga Boldrini - chi ci pensa? Noi dobbiamo farlo perché è in gioco il nostro futuro, quello dei nostri figli. E se noi indeboliamo l'Europa - ha concluso - indeboliamo anche le nostre capacità di contare, di essere influenti e di essere competitivi".
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