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Raccomandazioni Ue, Italia promossa, resta nodo pensioni

Raccomandazioni Ue, Italia promossa, resta nodo pensioni

14 maggio 2015, 10:20

Chiara De Felice

ANSACheck

Il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici © ANSA/EPA

L'Italia passerà anche il nuovo esame Ue sui conti pubblici, cioè le raccomandazioni economiche che la Commissione europea pubblicherà domani, ma la soluzione al problema delle pensioni verrà monitorata da vicino assieme all'attuazione delle riforme annunciate. Entrambe sono condizioni necessarie per ottenere il via libera alla flessibilità sui conti 2016, che comunque domani verrà accordata salvo 'revoca' in corso d'opera se le riforme non venissero attuate o se la soluzione al problema delle pensioni avesse un impatto troppo pesante sul bilancio. Il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan parla di indicazioni "molto in linea" con l'azione di Governo e anche sul debito, la più evidente debolezza italiana, non è preoccupato visto che nelle ultime previsioni Bruxelles riconosce che "smette di crescere quest'anno e scende dal prossimo". La questione delle pensioni, di cui Padoan ha parlato sia al vicepresidente Dombrovskis che al commissario Moscovici, guardiani della sorveglianza sui bilanci, entrerà nelle raccomandazioni di domani ma non ne modificherà la sostanza già decisa nelle scorse settimane. E' "troppo presto" per dare un giudizio definitivo, spiegano fonti europee.

Quindi per il momento, non avendo certezze sull'impatto della sentenza sui conti né delle soluzioni che metterà in campo il Governo, ci si attiene alle conclusioni di febbraio scorso che promuovevano la legge di stabilità e non aprivano una procedura sul debito, pur elevato, riconoscendo i 'fattori mitiganti' che davano diritto ad una riduzione del deficit strutturale meno pesante di quanto previsto dalle regole. Ma visto che il problema pensioni avrà di certo un impatto sui conti 2015-2016, la Commissione si lascia aperta la possibilità di far stendere ai suoi tecnici un nuovo 'rapporto 126.3' sul debito, per verificare con esattezza quanto incide sul suo andamento. Inoltre, domani Bruxelles indicherà all'Italia i paletti entro cui devono restare le misure per "compensare appropriatamente" l'impatto della sentenza della Consulta. "Devono assicurare che l'Italia resti nel braccio preventivo del Patto, che sia rispettato il 'margine di sicurezza' sul deficit, che l''obiettivo di medio termine' (pareggio strutturale di bilancio, ndr) sia raggiunto nei 4 anni" previsti dalla legge di stabilità, si legge nella bozza di raccomandazioni che l'ANSA ha potuto visionare. Nelle raccomandazioni l'Italia viene considerata "eleggibile" per la 'clausola delle riforme', quindi avrà l'ok ad un aggiustamento strutturale ridotto (0,25% per il 2015 e 0,1% per il 2016) rispetto alle regole, ma questa flessibilità potrà essere revocata nel caso di rallentamento sull'attuazione delle riforme o di impatto inatteso del problema pensioni. Per il resto, oltre a evidenziare i deboli risultati della spending review e a indicare la necessità di procedere con le riforme istituzionali, della P.A., del catasto e con le privatizzazioni troppo lente finora, Bruxelles chiederà entro fine 2015 "misure vincolanti per affrontare le restanti debolezze nella governance delle banche, in particolare le fondazioni, e prendere misure per accelerare la riduzione dei crediti deteriorati". 

 

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