"Abbiamo letto sulla stampa - osserva La Via - di spese folli e fatture non pagate, cosa ben lontana dalla realtà. Gli Stati membri devono farsi carico con responsabilità di quanto deciso in passato, senza mettere a rischio priorità importanti come Horizon 2020 per la ricerca e l'innovazione, o Erasmus. Il problema riguarda 24 miliardi di fatture non pagate, accumulatesi negli anni, e che gli Stati membri si sono costantemente rifiutati di coprire pur essendone, alla fine, i beneficiari stessi".
Per La Via "l'atteggiamento dei governi nazionali non reca danno al Parlamento europeo o ai Deputati, che si fanno semplici portavoce delle istanze dei cittadini, perché i beneficiari del bilancio europeo, soprattutto per i programmi a rischio, sono le categorie più colpite dalla crisi, ovvero le imprese, gli studenti e i cittadini colpiti da disastri naturali".
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