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Aviaria: Commissione Ue vara misure urgenti di salvaguardia

Aviaria: Commissione Ue vara misure urgenti di salvaguardia

Per focolai Olanda e Regno UNito,rischi allevatori e veterinari

BRUXELLES, 18 novembre 2014, 16:04

Redazione ANSA

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La Commissione ha adottato due decisioni di salvaguardia urgenti che introducono severe restrizioni veterinarie nei confronti dei 2 focolai di influenza aviaria scoperti, uno in Olanda e l'altro nel Regno Unito. Le misure mirano a portare rapidamente la malattia sotto controllo e a prevenire la diffusione dell'influenza aviaria ad alta patogenicità negli Stati membri interessati, riducendo al minimo l'impatto sugli scambi commerciali. Lo annuncia l'Esecutivo Ue precisando che secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ( ECDC ) ''il rischio di trasmettere la malattia agli esseri umani è basso, se si seguono tutti i protocolli di igiene europei. Le persone a rischio sono soprattutto le persone a diretto contatto con polli malati, ad esempio allevatori e veterinari. Il rischio può essere minimizzato utilizzando opportuni dispositivi di protezione individuale''. Bruxelles precisa anche che, sulla base delle informazioni disponibili, ''il virus H5 nel Regno Unito è probabilmente identico al virus H5N8 scoperto in Olanda e nelle scorse settimane in Germania dove però l'allarme è rientrato''.

Olanda e Regno Unito stanno già applicando le misure per contrastare la diffusione del virus: vanno dall'abbattimento del pollame nell'azienda interessata all'istituzione di zone di protezione e di sorveglianza, dall'introduzione di misure sanitarie (pulizia e disinfezione) al divieto di vendere pollame vivo, uova, carne di pollame e altri prodotti avicoli ad altri Stati membri e a Paesi terzi fino all'abbattimento dei volatili nelle zone soggette a restrizioni. La Commissione europea ha accolto con favore la decisione delle autorità olandesi di applicare restrizione supplementari a quelle previste dalla direttiva europea del 2005, considerando l'alta densità degli allevamenti nel Paese che conta oltre 90 milioni di volatili. L'Aja ha infatti deciso, già domenica 16 novembre, un blocco totale dei movimenti di pollame, uova e letame provenienti da aziende agricole in tutta l'Olanda per poter valutare meglio la situazione.

Sia l'Olanda che il Regno Unito - rende noto l'Esecutivo Ue - stanno aggiornano costantemente le misure di lotta al virus per tener conto della situazione sul terreno. Quanto alla Commissione Ue è in stretto contatto con le autorità dei due Paesi per essere aggiornata sulla situazione e sulle misure adottate.

Indagini epidemiologiche sono in corso per identificare la possibile fonte di virus. "Il fatto - sottolinea Bruxelles - che i tre recenti focolai in Germania, Olanda e Regno Unito si siano verificati in prossimità di zone umide con la presenza di uccelli selvatici, e l'assenza di ogni altra possibile correlazione epidemiologica, fa pensare che la causa sia da ricercare negli uccelli migratori selvatici. Una specie di cigni selvatici potrebbe essere portatrice del virus senza mostrare segni di malattia". Gli Stati membri interessati stanno valutando i loro dati di sorveglianza degli uccelli selvatici, potenziandone il monitoraggio.

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