BRUXELLES - Padova "sotto i riflettori" per le 33 azioni del suo Piano d'azione per l'energia e il clima (Paesc) volto alla partecipazione dei cittadini così come alla collaborazione tra imprese ed enti pubblici. Lo conferma il premio del Patto dei sindaci per il clima e l'energia nella categoria per le città di medie dimensioni, di cui la città è stata insignita.
L'assessora all'Ambiente Chiara Gallani ha commentato la premiazione online dicendo: "Sapere che il nostro lavoro venga apprezzato e riconosciuto a livello europeo dal Patto dei sindaci è un motivo di grande soddisfazione e uno stimolo in più ad incrementare ulteriormente il nostro impegno su questo fronte. Il Paesc è il libro concreto, azione per azione, che rende possibile raggiungere risultati non procrastinabili e mantenere l'impegno di sostenibilità ambientale preso con la città". Padova ha inoltre ridotto di oltre il 37% le emissioni di gas serra dal 2005 al 2017 e posto l'obiettivo del 55% in meno di emissioni entro il 2030.
"Il costo di non fare nulla è immensamente maggiore del costo della transizione verde che promuoviamo. Le città dimostrano che possiamo far funzionare questa transizione", ha detto il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans intervenendo nel corso della cerimonia. "Insieme dimostriamo come tutti possono farne parte", ha aggiunto.
"Le città possono mettere in atto politiche europee sulle quali a volte i governi nazionali sono un po' timidi. Cambiamento climatico, lotta alla povertà, uguaglianza sociale e immigrazione sono tutti temi sui quali le città e i territori possono fare molto. Se, ad esempio, ogni città adottasse 10 famiglie di rifugiati trasformeremmo l'emergenza in un'opportunità". E' invece l'appello del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. "Il contributo e le politiche dei territori sono determinanti - ha proseguito Sassoli -. La Ue non è solo le istituzioni di Bruxelles, ma è l'insieme dei suoi territori, delle sue regioni, delle sue città, che lavorano in sintonia con le istituzioni europee".
Secondo il presidente del Comitato delle Regioni Ue Apostolos Tzitzikostas, intervenuto a chiusura della cerimonia, "il livello subnazionale di governo deve finalmente ottenere un seggio formale nei negoziati sul clima delle Nazioni Unite", invocando, "una vera governance multilivello". "Realizziamo il 70% delle misure di riduzione del cambiamento climatico e fino al 90% delle azioni di adattamento climatico", ha insistito Tzitzikostas. "Sembra assurdo che i nostri contributi climatici non vengano presi in considerazione". A nome del Comitato, il suo presidente ha quindi invitato la Commissione europea e in particolare il vicepresidente esecutivo Frans Timmermans a lavorare insieme per "garantire che la dimensione regionale e locale sia inclusa nelle conclusioni della Cop26".
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