BRUXELLES - "Non si tratta di una bocciatura ma di un invito a un accordo, un aspetto formale ampiamente gestito dalla nostra amministrazione". Lo ha dichiarato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, in merito alla decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegittimo un articolo del bilancio di previsione 2023-2025 che prevede di spalmare su dieci anni i 932 milioni di un fondo che la Regione aveva deciso di trasferire alle Asl per coprire i ritardi nei pagamenti in sanità. "Non è un problema di risorse effettive ma un problema di cassa", ha aggiunto Cirio, oggi a Bruxelles, alla runione della Commissione Econ del Comitato europeo delle Regioni in qualità di presidente della delegazione italiana. Il governatore del Piemonte ha spiegato che "nel piano di rientro che abbiamo ereditato dall'amministrazione del passato era previsto che la Regione dovrebbe anticipare una quota di cassa alle aziende sanitarie per i pagamenti entro 60 giorni". "La nostra amministrazione - ha rivendicato Cirio - i pagamenti li fa e li ha raggiunti", dunque ha deciso "di mettere meno anticipo di cassa rispetto a quello che era previsto per utilizzarli in altri settori". La Corte Costituzionale - a detta del presidente del Piemonte - ha invitato la Regione e il governo "ad aggiornare questo accordo in modo da rendere coerente con gli stanziamenti effettivi". Un aspetto formale che - concludono - è "ampiamente gestito dall'amministrazione".
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