/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Maggioranza record per Metsola, von der Leyen vede i meloniani

Maggioranza record per Metsola, von der Leyen vede i meloniani

Gelo con Ecr sul Green Deal. E l'Italia vuole la vicepresidenza

Bruxelles, 17 luglio 2024, 07:51

dell'inviato Michele Esposito

ANSACheck
Roberta Metsola © ANSA/EPA

Roberta Metsola © ANSA/EPA

 La settimana del potenziale capolavoro politico di Ursula von der Leyen è, per il momento, la settimana di Roberta Metsola. La presidente del Parlamento europeo, come previsto, è stata riconfermata alla testa dell'unica istituzione eletta dai cittadini tra gli organi dell'Ue. Meno prevista era la maggioranza che l'ha incoronata: 562 eurodeputati hanno detto sì alla maltese, un record, nel nome di larghissime intese che hanno visto a bordo elementi di praticamente tutti i gruppi i politici. Von der Leyen non avrà gli stessi numeri. La presidente della Commissione uscente si è trasferita da lunedì a Strasburgo. Ha visto, per ultimi, i Conservatori. E non li ha convinti. Ma la partita per il suo bis, sul fronte di Ecr, si gioca altrove. E avrà nel colloquio telefonico con Giorgia Meloni il suo momento chiave. 



 

Con il gruppo dei Conservatori von der Leyen ha trascorso - parole sue - "un'ora intensa". Ha toccato temi cari a meloniani, come la migrazione, la necessità di un commissario alla sburocratizzazione per le imprese, la messa a punto di un Green Deal che sia pragmatico. Sulla migrazione, spiegano fonti parlamentari, a Fdi è piaciuta la volontà di von der Leyen di continuare con le partnership con i Paesi terzi che, per la premier italiana, sono oramai un'assioma. Sul Green Deal, invece, la fumata è stata grigio-nera. "Serve un radicale cambio di passo e il superamento di un approccio ideologico sulla transizione", ha sottolineato Carlo Fidanza, primo a parlare nel gruppo. I polacchi del Pis hanno usato toni ancora più netti, Marion Marechal non è stata da meno. Al momento, la gran parte di Ecr è orientata per il no, al massimo per l'astensione (che comunque vale come voto contrario). La riunione è terminata con pochi sorrisi e tanti punti interrogativi. Von der Leyen è tornata a tessere la sua tela tra i corridoi dell'Eurocamera, consapevole tuttavia che, anche con Ecr, la partita resta aperta.

 

 


 

 

La telefonata con Meloni, con il passare dei giorni, rischia di diventare un Godot dai contorni poco definibili. Da qui a mercoledì sera ogni momento può essere quello buono. Ma con la premier von der Leyen non potrà solo soffermarsi sul programma.
Dovrà parlare del peso che avrà l'Italia nella Commissione del futuro. E per incassare il sì dei 24 meloniani dovrà assicurare alla loro leader una vicepresidenza dell'esecutivo Ue, andando oltre l'assegnazione di una delega di peso. Sul profilo, il principale indiziato resta quello di Raffaele Fitto. Il ministro per gli Affari Ue, il Sud, la Coesione e il Pnrr potrebbe avere un portafoglio che include il bilancio comunitario e il Next Generation Ue. E mentre von der Leyen vedeva Ecr Fitto era a Bruxelles, per un faccia a faccia - guarda caso - proprio con il commissario al Budget, Johannes Hahn. "Un proficuo scambio di vedute", ha twittato Fitto. Secondo i rumors strasburghesi il ministro potrebbe arrivare al Pe mercoledì ma nessuno, né al Pe né dal suo staff ne ha dato una conferma ufficiale.


Von der Leyen, rispetto a Ecr, ha un problema. Un endorsement dei meloniani potrebbe allargare la pattuglia dei franchi tiratori, soprattutto tra i Liberali e i Socialisti. E potrebbe far evaporare l'aiuto dei Verdi, al momento piuttosto sicuro e anche corposo: si tratta, in teoria, di 53 voti. Allo stesso tempo von der Leyen deve fare i conti con un Ppe che sotterraneamente ribolle. L'ingresso dei Greens in maggioranza a molti non piace. L'eventuale sì di Fdi semina, allo stesso tempo, più di un malumore. I tre partiti filo-Ue contano 401 eletti. Con il supporto dei Verdi von der Leyen avrebbe un margine di oltre 90 voti rispetto al quorum di 361.

"Non c'è altra scelta", spiega al Pe chi è convinto che, seppur senza entusiasmo, von der Leyen ce la farà. "I 562 voti di Metsola possono avere un effetto positivo sul voto su Ursula", ha sottolineato Fulvio Martusciello. Eppure, la maggioranza record di Metsola si staglia come un'ombra sulla tedesca del Ppe. In caso di clamorosa debacle, gli occhi saranno tutti su Metsola. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza

Il progetto è stato cofinanziato dall'Unione europea nel quadro del programma di sovvenzioni del Parlamento europeo nell'ambito della comunicazione. Il Parlamento europeo non ha partecipato alla sua preparazione e non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto, né si considera da essi vincolato. Gli autori, le persone intervistate, gli editori o i distributori del programma ne sono gli unici responsabili, conformemente al diritto applicabile. Inoltre il Parlamento europeo non può essere ritenuto responsabile di eventuali danni diretti o indiretti derivanti dalla realizzazione del progetto.

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.