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Prodi, "L'Europa deve cambiare le regole per un nuovo allargamento"

Prodi, "L'Europa deve cambiare le regole per un nuovo allargamento"

Metsola, "L'Europa non volga lo sguardo da Ucraina, Moldavia, Georgia". Von der Leyen, "Quello che accade in Ucraina plasmerà nostro futuro per sempre"

24 aprile 2024, 12:27

Redazione ANSA

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Prodi, "L 'Europa deve cambiare le regole per un nuovo allargamento" - RIPRODUZIONE RISERVATA

STRASBURGO - "Sono commosso di partecipare a questa meravigliosa cerimonia per ricordare un grande avvenimento, che ha cambiato la storia dell'Europa. Dieci nuovi Paesi sono entrati, otto sei quali appartenevano al Patto di Varsavia. E abbiamo lavorato tanto perché ciò avvenisse senza tensioni, non era facile." Lo ha detto Romano Prodi intervenendo alla cerimonia dei 20 anni dell'allargamento all'Eurocamera. "È stato un grande accordo raggiunto con pazienza e condivisione. Non abbiamo esportato la democrazia, ma abbiamo fatto un contratto democratico, in cui chi entrava e chi apriva le porte era in situazione di totale parità. Chi pensava di imporre la democrazia ha combinato solo disastri", ha osservato Prodi citando le parole di una parlamentare di uno dei dieci Paesi che entrò nell'Ue: "l'Europa è un insieme di minoranze".

"Il processo democratico e quindi anche la costruzione europea deve andare avanti. La democrazia non è stata ancora completata in tutta l'Europa. Voglio ricordare al Parlamento europeo che quando noi operavamo per allargare l'Ue vi era anche un condiviso impegno per cambiare le regole, per essere più uniti e più forti del mondo. Questo impegno è stato mantenuto e va completato. Questo è il compito del nuovo Parlamento e di tutti noi" in vista del futuro, ha aggiunto Prodi.

"Venti anni fa ero a La Valletta, assieme a migliaia di persone e stavamo facendo il conto alla rovescia per il momento in cui Malta sarebbe diventata Stato membro dell'Ue. Tutto un Paese guardava alla speranza e alle possibilità" di essere in Ue. "Per milioni di persone l'adesione all'Ue ha dato nuovo spirito e unità di scopo, il futuro non conosceva limiti". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola aprendo la cerimonia.

Nel 2004, tra il 30 aprile e il primo maggio ebbe luogo il più grande allargamento della storia dell'Ue, con l'ingresso di Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. "L'Ucraina, la Moldavia e la Georgia guardano con lo stesso spirito all'Ue, l'Europa non può volgere lo sguardo altrove", ha avvertito Metsola aggiungendo: "il mercato unico rafforza le nostre economiche, la politica di coesione concretizza l'uguaglianza tra gli europei. Al contempo l'Europa non cerca di rendere tutti uguali, noi plaudiamo alle nostre diversità. L'adesione all'Ue è una situazione in cui tutti ottengono vantaggi". In Aula sono presenti i giovani dei Paesi che nel 2004 aderirono e che sono nati il primo maggio di quell'anno.

"C'è solo una lingua che Putin capisce ovvero fornire all'Ucraina i mezzi per difendersi. Putin riteneva che non avremmo fornito gli aiuti a Kiev ha sbagliato", ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. "I Balcani occidentali si stanno avvicinando sempre di più, abbiamo preso la decisione storica di avviare negoziati con Moldavia e Ucraina e la popolazione della Georgia non nasconde la aspirazione europea, ma è mio compito trasmettere un messaggio: quello che accade in Ucraina plasmerà il nostro futuro per sempre non possiamo mascherare il fatto che la Russia pone una minaccia per l'Europa", ha spiegato von der Leyen.

"Una vittoria di Putin cambierebbe non soltanto la cartina dell'Ucraina ma la storia dell'unione stessa, dobbiamo essere chiari, affinché l'europa possa conquistare il suo futuro, l'Ucraina deve vincere", ha concluso von der Leyen, soffermandosi poi sul concetto di allargamento: "Quello del 2004 fu l'inizio di una nuova era L'Europa è promessa. Di libertà, stabilità, pace, prosperità. E nei 20 anni successivi questa promessa è stata mantenuta. I nostri europei dei Paesi dell'allargamaento hanno visto un boom economico e di occupazione, la potenza dell'Europa ha portato a un miracolo economico. L'Ue ha reso voi più forti ma voi avete reso l'Ue tanto più forte".

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