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Amendola, la priorità è lavorare per la pace

Amendola, la priorità è lavorare per la pace

L'unità della Ue è la base per affrontare le sfide del Cremlino

05 maggio 2022, 13:26

Redazione ANSA

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Amendola, la priorità è lavorare per la pace © ANSA/ANSA/ALESSANDRO DI MEO

FIRENZE - "La pace è sempre possibile", così come "raggiungere un'intesa diplomatica sulla tragedia" del conflitto in ucraina "è parte della nostra capacità di esseri umani". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega agli affari Ue Enzo Amendola, intervenendo a Firenze alla conferenza della XII edizione di The State of the Union, organizzata dall'Istituto Universitario Europeo di Fiesole e intitolata 'Un'Europa per le prossime generazioni?', di cui Ansa è media partner. "L'unità della Ue è la base per affrontare le sfide del Cremlino - ha aggiunto - la tragedia della guerra in Europa è di nuovo una sfida senza precedenti". Secondo Amendola "la priorità adesso è lavorare per la pace in Ucraina", ma anche sostenere azioni a livello europeo per 'riforme mirate all'autonomia strategica europea".
"Io vengo dalla Repubblica Ceca dove adesso arrivano molte persone da Mariupol che hanno addosso solo i loro vestiti e niente altro. Loro si stanno portano addosso tutto il peso e l'orrore della guerra e questo è uno stress test per noi, per la solidarietà e l'unità, dobbiamo aiutare gli ucraini a vincere questa guerra, perché questa è anche la nostra guerra, sfortunatamente". Lo ha detto Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea, intervenendo alla conferenza. "Sottoscrivo quello che disse David Sassoli: la democrazia e lo stato di diritto devono essere protetti e difesi", ha esordito la commissaria europea nel suo intervento, ricordando che "nell'ultimo decennio abbiamo visto che la democrazia e lo stato di diritto sono sotto degli stress test permanenti. Se guardiamo a questa guerra barbara è importante che funzionino" proprio i principi dello "stato di diritto e della democrazia in quanto fanno parte della nostra architettura". Secondo Jourova "senza democrazia non c'è Ue".
Per la vicepremier belga, Petra De Sutter (Verdi) "la crisi ucraina è un terribile evento nella storia europea e nel suo suolo, è una crisi che richiede agli Stati membri di reagire a livello umanitario e anche militare. Parallelamente la crisi "investe anche i prezzi dell'energia e noi dobbiamo trovare una risposta". "Gli Stati membri si trovano in una situazione in cui devono riaggiornare i loro piani su clima ed energia" e probabilmente alcune delle "ambizioni dovranno essere riviste e non saranno raggiunte in breve tempo - ha aggiunto -. Ma d'altra parte" questa crisi è anche "l'opportunità per accelerare sull'indipendenza" energetica dell'Europa e passare dal "gas e petrolio russo alle fonti rinnovabili".

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