BRUXELLES - Proporre e testare sistemi rivoluzionari di recupero dei nutrienti per l'agricoltura. E' l'obiettivo del progetto Systemic, varato da un consorzio che include 15 partner tra imprese e università di 7 paesi Ue, e finanziato nell'ambito del programma di ricerca Horizon 2020.
Per l'Italia partecipano l'università di Milano e uno dei cinque impianti dimostrativi che in tutta Europa sperimenteranno soluzioni all'avanguardia per il riuso dei residui agricoli, e non solo, ai fini di produzione alimentare. In particolare, l'impresa lombarda Acqua e Sole, che già oggi tratta più di 120mila tonnellate di fanghi di depurazione e rifiuti agro-industriali l'anno, testerà insieme all'Università di Milano un fertilizzante biologico per i produttori di riso e un ammendante del suolo, arricchito con rizobatteri, per promuovere la salute delle piante.
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