- "Non ci sono i presupposti per portare avanti la modifica presentata alla Regione Puglia nel 2020 del disciplinare del Primitivo di Manduria che prevede il passaggio dalla Doc Primitivo di Manduria alla Docg Primitivo di Manduria. La decisione maturata già a metà maggio è stata condivisa all'unanimità dal Cda in una serie di pre - consigli al termine dei quali è prevalso il senso del bene comune". Lo ha dichiarato, nei giorni scorsi, il presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Novella Pastorelli aprendo l'assemblea dei soci.
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, ha aggiunto il presidente Pastorelli, oltre alla funzione di tutela, valorizzazione e promozione che si esplica nella partecipazione a fiere nazionali ed internazionali, convegni collaborazioni con organismi pubblici e privati, fiere, workshop e difesa del marchio nel mondo, "deve assolvere ad una funzione sociale perseguendo interessi comuni. E' sulla base di questo ragionamento che l'intero Cda, con enorme senso di responsabilità dopo aver preso atto che la modifica presentata non rispecchiava la volontà di importanti società cooperative unitamente a quella di singoli produttori e fatto l'enorme sforzo compiuto dall'ex Consiglio di Amministrazione nella sua totalità, ha preferito procedere al ritiro ed aprire un tavolo di concertazione che vede protagonisti i presidenti delle cooperative, gli amministratori delegati delle società private, i rappresentanti dei viticoltori e le principali associazioni di categorie".
Il tavolo di concertazione e di coordinamento sarà istituito entro il 2022 in modo da poter riproporre entro la metà del 2023 una domanda ex novo che vedrà la sua realizzazione all'incirca nel 2025.