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A wine2wine fa discutere campagna social Tavernello

Tre noti sommelier mettono alla berlina critica enologica. Caviro, vogliamo far riflettere su pregiudizi

Redazione ANSA VERONA

VERONA - A wine2wine, forum di formazione targato Vinitaly in corso alla Fiera di Verona, fa discutere gli operatori del mondo di Bacco la campagna social del Tavernello, che sembrerebbe mettere alla berlina esperte ed esperti assaggiatori, mettendo in degustazione alla cieca quattro tipologie del noto vino in brick, prodotto dal colosso cooperativo romagnolo Caviro.

Il video 

"Fa male al settore - tuona Daniele Cernilli, il DoctorWine che, dopo decenni di cura della guida enologica del Gambero Rosso, ora firma la Guida Essenziale ai vini d'Italia - e fa male alle aziende, come le tante qui riunite, che hanno nella qualità e nella reputazione del brand una leva di successo. La cultura del vino è cresciuta in Italia e all'estero anche grazie all'impegno di tanti produttori e dei narratori del gusto non omologato, che stanno facendo comprendere ai consumatori di tutto il mondo le diverse qualità territoriali del Vigneto Italia".

Un'osservazione critica condivisa da molti operatori, sorpresi anche dal coinvolgimento come protagonisti di tre noti sommelier: Luca Gardini, Andrea Gori e Alessandro Pipero. Anche questo scatena le perplessità di Cernilli, critico enologico open mind, e non un paladino della lotta ai cosiddetti vini industriali: lo scorso anno, ad esempio, DoctorWine ha dedicato un approfondimento sul proprio sito web dedicato al binomio tutto italiano Sassicaia e Tavernello, sostenendo che "il bello del mondo del vino è anche quello di proporre un'offerta varia e differenziata".

Da un paio di anni Caviro, filiera vitivinicola che riunisce oltre 13 mila soci, ha puntato a creare una nuova immagine del Tavernello, sottolineando, anche attraverso il logo e il packaging, l'appartenenza alla cooperativa agricola e le tante connessioni, anche sociali, col territorio, oltre che il consumo consapevole e responsabile. E ad ottobre ha presentato la prima edizione del Bilancio di Sostenibilità.

Da parte sua Caviro precisa che "lo spot di Tavernello, perché di questo si tratta, è nato con l'idea di provocare e far riflettere su quanto ognuno di noi sia influenzato quotidianamente dai pregiudizi. L'unico intento è quello di stimolare il pubblico ad andare oltre la forma, elaborando un giudizio personale, libero e senza condizionamenti''. ''Come raccontato nel video pubblicitario, spesso - sottolinea il gruppo vitivinicolo cooperativo - non si assaggia realmente un vino, ma si assaggia il preconcetto che si ha su di esso. Ogni giorno 12.800 viticoltori spendono impegno e passione nel coltivare i vitigni da cui nasce Tavernello e ogni giorno 4 milioni di famiglie in Italia ne riconoscono il valore portandolo in tavola. A questi e a tutti quelli che vorranno andare oltre, diciamo grazie!".

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