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Consorzio Pecorino dà battaglia contro la dop cacio romano

Maoddi, 'passaggio illogico e dannoso per l'intero comparto'

Redazione ANSA CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 07 APR - Il Consorzio di tutela del Pecorino romano dop si opporrà con tutti i mezzi legali alla costituzione di una dop cacio romano a tutela, spiega il presidente Gianni Maoddi, "non solo del comparto che conta 15.000 operatori con un fatturato al consumo di circa 600 milioni, di tutte le indicazioni geografiche ma anche del consumatore, che rischierebbe di essere clamorosamente tratto in inganno al momento della scelta del prodotto". Allo stesso tempo il Consorzio avvierà una battaglia con le istituzioni europee contro l'ordinanza della Cassazione "che ingiustamente riconosce la legittimità dell'uso di un marchio che ricalca il nome della storica dop".

"La domanda di riconoscimento della dop cacio romano è stata in più occasioni archiviata dal ministero dell'Agricoltura - ricorda il Consorzio - non si comprende come un discutibile uso di un marchio individuale circoscritto nel tempo e non corrispondente ad alcuna tradizione produttiva possa ora diventare una dop concorrente, con il concreto rischio di minare la tenuta di decine di migliaia di aziende".

Quanto alla Cassazione, Maoddi tona all'attacco:"L'ordinanza di fatto dichiara legittima l'esistenza sul mercato del cacio romano, sottolineando che non c'è assonanza che possa creare confusione fra i due prodotti né trarre in inganno i consumatori. Questa incredibile decisione dei giudici della suprema corte butta via anni di sacrifici e di duro lavoro, e peggio ancora la richiesta del riconoscimento di una dop". Da qui un appello alla politica: "Deve mobilitarsi insieme a noi".

(ANSA).

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