Sono oltre 30 milioni i consumatori già raggiunti dal progetto "Think Milk, Taste Europe, Be Smart!", la campagna promossa dal settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari realizzata da Confcooperative e cofinanziata dalla Commissione europea per ridefinire i paradigmi della comunicazione nel settore. Un traguardo importante, che Allenza vuole celebrare in occasione della Giornata Mondiale dei Consumatori, a 2 anni dal lancio dell'iniziativa che ribadisce il diritto a scelte alimentari consapevoli e basate su dati e fatti verificati. La filiera lattiero-casearia dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari può, a ragione, definirsi "alleata del consumatore": dal 2019 è ininterrottamente in prima linea per una corretta comunicazione sul latte e i latticini, con progetti che hanno incontrato anche il sostegno dell'Unione Europa.
Alleanza, un sistema con 700 imprese, 17.000 allevatori e 15.000 lavoratori. In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori - che si celebrerà il 15 marzo ed è dedicata quest'anno alla loro responsabilizzazione alla transizione verso l'energia pulita - vuole sottolineare la sostenibilità del settore: l'agricoltura impatta per l'8,5% del totale delle emissioni, di cui circa un terzo è riconducibile alla zootecnia da latte. Mentrei trasporti incidono per il 22,5%, l'industria manufatturiera per il 12% (dati ISPRA GHGs 2020). In tema di energia rinnovabile e pulita, il settore è impegnato soprattutto lato stalla: con la produzione di biogas, biometano e pannelli fotovoltaici sui tetti gli allevamenti animali. Ma anche in caseificio si possono ottenere risparmi e recuperi, come la produzione di metano dai vari sottoprodotti lattiero-caseari per digestione anaerobica. In generale, le cooperative applicano la Climate Smart Agriculture, l'agricoltura dell'adattamento, della mitigazione e della sicurezza alimentare.. "La cooperazione rappresenta il territorio di riferimento perché i suoi soci sono espressione dell'area geografica dove operano e le produzioni ne sintetizzano la storia, la cultura e la biodiversità - afferma Giovanni Guarneri, coordinatore del settore lattiero-caseario di Alleanza Cooperative Agroalimentari. -. Altro tema su cui si concentra l'impegno del settore è il benessere animale: "La valutazione in allevamento richiede di considerare sia le condizioni oggettive in cui l'animale vive sia la sua risposta a queste condizioni di vita - continua Guarneri -. In Italia tutto ciò viene monitorato da un complesso meccanismo che si chiama Classyfarm, con ben 105 indicatori di rischio per le bovine da latte. Ebbene, sui 24.515 allevamenti e gli oltre 2.600.000 capi, il livello di benessere raggiunto nel 2022 è stato di 78,3, con una crescita di 2,6 punti rispetto all'inizio delle rilevazioni nel 2020. Un livello considerato buono e in continua progressione".
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