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Città dell'Olio portano extravergine alla ribalta televisiva

Ingrediente principe della Dieta Mediterranea incontra la pizza

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 01 MAR - L'Olio extravergine d'oliva (Evo) delle Città dell'Olio diventa una star della Tv dove incontra uno dei piatti tra i più amati e consumati al mondo: la pizza.

Ad annunciare il debutto sul piccolo schermo attraverso "Pizza Doc", il programma su Rai 2 ogni sabato dalle 11.15 alle 12.00, dell'oro verde italiano, in un incontro oggi al ministero dell'Agricoltura, è l'Associazione nazionale Città dell'Olio.

L'intento è quello di promuovere attraverso la divulgazione televisiva la conoscenza delle oltre 500 cultivar italiane, uno straordinario patrimonio di sapori e valori da salvaguardare e riscoprire che caratterizza la nostra identità culturale e ci rende unici al mondo. Ma anche di sensibilizzare gli spettatori sul tema dell'abbandono dei territori olivicoli, dando nuovo slancio all'oleoturismo.

Protagoniste delle 12 puntate in programma sono le Città dell'Olio: Rapolla (Pz), Andora (Sv), Usini, Uri e Ittiri (Ss), Termoli (Cb), Vieste (Fg), San Casciano Val di Pesa (Fi), Castellina in Chianti (Si), Greve in Chianti (Fi), Barberino Tavarnelle (Fi), Castelnuovo Berardenga (Si), Radda in Chianti (Si), Oliveto Citra (Sa); Ferrandina (Mt) e Corigliano Rossano (Cs). Un approfondimento speciale è dedicato alle attività della Camera di Commercio di Chieti-Pescara e alle iniziative di Fondazione Evo School - Unaprol-Coldiretti. La puntata conclusiva, invece, presenterà l'Associazione Nazionale Città dell'Olio e le attività che svolge da oltre 25 anni.

"L'olio italiano è uno dei principali simboli dell'eccellenza agroalimentare italiana - ha dichiarato il Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra - ed è un piacere ed un dovere per ognuno di noi celebrarlo, valorizzarlo e promuoverne l'uso, come si prefigge in maniera meritoria la trasmissione Pizza Doc, che già si preannuncia gustosa e per veri intenditori della buona tavola. L'olio prodotto in Italia non è solo un alimento eccezionale dal punto di vista gastronomico e salutare, ma è il nobile frutto delle centinaia di cultivar che caratterizzano il nostro territorio e rappresentano un autentico patrimonio per il Paese, sia dal punto di vista strettamente economico, sia in termini di valori culturali di cui sono custodi millenari. Dedicare una trasmissione tv alla pizza, all'olio extra vergine d'oliva, alla scoperta delle Città dell'Olio è un'iniziativa alla quale plaudo con convinzione perché va proprio nella direzione in cui si sta muovendo il ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare e di tutto il Governo Meloni, ossia valorizzare e contribuire alla conoscenza del nostro incommensurabile made in Italy agroalimentare". "Con questa iniziativa, abbiamo l'opportunità - ha concluso Michele Sonnessa, presidente delle Città dell'Olio- di far capire ai consumatori quanto è importante saper scegliere l'olio Evo da mettere in tavola.

Inoltre dietro ogni olio Evo delle nostre Città protagonista di "Pizza Doc", c'è una storia che vale la pena raccontare. Abbiamo aderito a questo progetto proprio perché crediamo che dia voce alle tante persone che ogni giorno lavorano duramente per consentire all'Italia di aver un primato assoluto che si esprime nelle oltre 500 cultivar che celebrano una varietà e biodiversità unica al mondo. Parlare di Olio Evo parlando anche di territori di origine poi vuol dire anche e soprattutto parlare di turismo dell'olio, cioè delle tante esperienze legate a questo straordinario prodotto che abbiamo il dovere di far conoscere ma anche dei tanti progetti innovativi di agricoltura sociale che ci rendono orgogliosi dei nostri produttori locali.

A tutto questo dobbiamo dare un valore, investendo di più e meglio". (ANSA).

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