(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Confagricoltura chiede al governo di
intervenire sui contenuti del provvedimento comunitario in via
di definizione sull'innalzamento dei limiti di triciclazolo
consentito nel riso importato dai Paesi extra-Ue. L'iniziativa
della Commissione europea, per il presidente dell'organizzazione
agricola Massimiliano Giansanti, "rischia di arrecare gravi
danni alla produzione risicola nazionale". Un primo passo-
scrive in una nota Confagricoltura- in tal senso è stato fatto
a fine gennaio scorso dall'Autorità europea per la sicurezza
alimentare (Efsa), che ha confermato la proposta di portare il
limite massimo residuo consentito del fungicida dagli attuali
0,01 mg/kg a 0,09 mg/kg. "L'innalzamento proposto dall'Efsa
sostiene l'organizzazione agricola- rappresenta una minaccia per
la filiera interna e per la competitività delle sue imprese per
le quali, bisogna ricordarlo, sottolinea Confagricoltura- ,
l'uso del triciclazolo è vietato". Per questo motivo
Confagricoltura- viene specificato- chiede al governo di
lavorare affinché venga introdotta un import tolerance sul
massimo residuo consentito. Nel caso- fa presente
l'organizzazione- non fosse possibile bloccare l'adozione del
provvedimento, la Confederazione chiede che l'innalzamento del
limite massimo sia comunque subordinato all'autorizzazione di
emergenza dell'uso di triciclazolo per i risicoltori italiani e
che tale innalzamento venga realizzato con gradualità. Richieste
è aggiunto- presentate da Agrinsieme - di cui Confagricoltura fa
parte - ai ministeri dell'Agricoltura e della Salute. Per la
Confederazione, se l'incremento- viene concluso nella nota-
venisse approvato, il primo a subirne gli effetti sarebbe il
comparto risicolo italiano, leader in Europa con circa 230mila
ettari in produzione e 1,5 milioni di tonnellate circa (quasi la
metà della produzione di risone nella Ue). (ANSA).
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