Una varietà sperimentale di grano duro in grado di resistere meglio agli effetti della siccità. Individuata dalla ricerca internazionale coordinata da Enea, 'Barnacla', questo il nome di un tipo sperimentale, è risultata con la maggiore produttività in presenza di stress idrico. I risultati, pubblicati sulla rivista open source Genes, evidenziano come in condizioni di irrigazione ridotta, la varietà italiana Creso abbia una resa di circa 3 volte inferiore rispetto alla piena irrigazione (1,8 t/h contro 5,3 t/h); nelle stesse condizioni, il raccolto di grano della varietà Barnacla ha reagito meglio alla carenza d'acqua con una diminuzione del raccolto inferiore al 50% (3,1 t/h a irrigazione ridotta contro 5,8 t/h a piena irrigazione).
"Le piante attivano complessi meccanismi genetici per far fronte a stress ambientali, come la scarsità di acqua, un fenomeno che si verifica sempre più frequentemente anche nelle stagioni fredde per il cambiamento climatico", spiega la ricercatrice Patrizia Galeffi, del Laboratorio Sostenibilità, qualità e sicurezza delle produzioni agroalimentari, "il nostro studio ha dimostrato che in risposta allo stress idrico esiste una relazione tra gene e resa in campo delle diverse varietà di grano duro". Negli esperimenti in campo sono stati utilizzati sei genotipi diversi di grano duro, di cui tre varietà commerciali italiane (Duilio, Creso e Colosseo) e tre genotipi sviluppati in Messico dal Centro internazionale di miglioramento del mais e del grano con cui è attiva una collaborazione ventennale. Si è quindi dimostrata l'esistenza di una correlazione, in caso di stress idrico, tra gene e produttività che all'inizio sembrava quasi impossibile dimostrare.