(ANSA) - ROMA, 04 FEB - L'Italia è in ritardo con
l'aggiornamento del principale strumento per la gestione dei
pesticidi, il Piano d'Azione Nazionale per l'Uso Sostenibile
dei Prodotti Fitosanitari (Pan) scaduto dal febbraio 2019. Lo
denuncia la Coalizione Cambiamo Agricoltura che, con la
Fondazione Heinrich-Böll presenta l'edizione italiana
dell'Atlante dei Pesticidi, nell'ambito della Festa del Bio,
oggi a Milano.
L'iniziativa è organizzata in concomitanza con la Giornata
mondiale contro il cancro per evidenziare l'impatto dell'uso
delle sostanze chimiche in agricoltura sull'ambiente e la salute
delle persone. Il volume, in 60 pagine di grafici, cartine e
numeri, mostra la pervasività di queste sostanze in ogni angolo
del Pianeta e gli effetti negativi sulla salute delle persone,
sulle diverse matrici ambientali (suolo, acqua e aria) e sugli
ecosistemi.
Oggi nel mondo si utilizzano 4 milioni di tonnellate di
pesticidi, il cui mercato ha raggiunto un valore di 84,5
miliardi di dollari nel 2019, con un tasso di crescita annuo di
oltre il 4% dal 2015. In Unione Europea i consumi hanno
registrato negli ultimi anni una lieve flessione, così come in
Italia che resta comunque al secondo posto dopo la Spagna per
consumo di pesticidi.
Il ritardo dell'aggiornamento del Pan, il cui iter è ancora
in stallo, potrebbe pesare sul raggiungimento dell'obiettivo
indicato nel Regolamento Ue di riduzione del 62% dei pesticidi
entro il 2030, fa sapere la Coaizione, nonostante l'Italia
abbia mostrato lungimiranza nel fissare nel Psn della Pac
2023-2027 il raggiungimento dell'obiettivo del 25% di superficie
agricola coltivata in biologico entro il 2027, anticipando di
tre anni quello fissato a livello europeo. "È urgente che il
Piano venga rinnovato accogliendo al suo interno gli obiettivi
del Green Deal europeo, altrimenti nascerà già obsoleto",
rilevano le Associazioni di Cambiamo Agricoltura, nel ricordare
le numerose evidenze scientifiche che collegano l'esposizione ai
pesticidi con l'insorgenza di tumori, soprattutto nelle
categorie più esposte, come gli agricoltori, ma anche in quelle
più sensibili come i bambini. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
