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Coldiretti, +59% pioggia e neve scongiura siccità

Ma gennaio caldo e poi gelate hanno danneggiato piante da frutto

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Tra pioggia, gelo e neve è caduta il 59% di acqua in più a febbraio rispetto alla media, con un decisa inversione di tendenza rispetto al deficit idrico fatto registrare nei mesi precedenti e il 2017. Quest'ultimo, con oltre 1/4 in meno di precipitazioni (-27%), si è classificato come l'anno più siccitoso dall'inizio delle rilevazioni nel 1800. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, in occasione dell'arrivo di una nuova ondata di maltempo che ha colpito l'Italia, sulla base dei dati Isac Cnr.

Il ripristino delle riserve idriche nei terreni, nelle montagne, negli invasi, nei laghi e nei fiumi - spiega la Coldiretti - è particolarmente importante per gli usi civili e per quelli agricoli con l'arrivo della primavera e dell'estate, quando con il caldo i consumi aumentano nelle città e le colture avranno bisogno di acqua per crescere.

Le temperature medie in Italia nel mese di febbraio sono però scese di 1,01 gradi al di sotto della media storica, dopo un gennaio particolarmente caldo che aveva favorito il risveglio vegetativo e così - sottolinea la Coldiretti - gemme e fiori di piante da frutto sono andati perduti per il brusco abbassamento della colonnina di mercurio.

I danni alle piante da frutto, ulivi e vigneti, che potranno però essere verificati definitivamente solo nei prossimi giorni, sono destinati a compromettere le produzioni nel tempo poiché - continua la Coldiretti - occorrono anni prima che prima che si possa sostituire la pianta e che quella nuova inizi a produrre.

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