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Per il caldo torrido, -7% pomodoro in Lombardia

La qualità si conferma molto alta, ma le rese sono in calo

Redazione ANSA MILANO

MILANO - Mentre le temperature stanno raggiungendo picchi di caldo record per colpa di "Lucifero", la corrente di aria torrida in arrivo dal Sahara, è iniziata la raccolta del pomodoro da salsa nei campi lombardi con una produzione che quest'anno registrerà, spiega un monitoraggio della Coldiretti regionale, un calo del 7% sulle quantità, per un volume totale di 5 milioni e 400mila quintali. "Il valore della produzione - continua la Coldiretti Lombardia - sarà di 43 milioni di euro contro i 48 milioni registrati nel 2016. In discesa anche i terreni dedicati a questa coltura: dagli 8mila ettari dell'anno scorso ai 7.200 ettari del 2017, con il 53% concentrato in provincia di Mantova (più di 3.819 ettari), il 27% nel Cremonese (1.977 ettari) e il resto fra Pavia (604 ettari), Brescia (490), Lodi (225), Milano (91) e Monza (5)".

Proprio nelle province di Cremona e Mantova concentra la maggior parte della raccolta il Consorzio Casalasco del Pomodoro che raggruppa oltre 370 soci agricoltori ed è la prima realtà italiana per la produzione e la trasformazione dell'oro rosso.

"La qualità si conferma molto alta, ma le rese sono in calo a causa delle anomalie climatiche che hanno colpito in particolare i primi trapianti che stiamo raccogliendo in questi giorni" spiega Paolo Voltini, agricoltore di Torricella del Pizzo (Cremona) e presidente del Consorzio Casalasco. Gli ultimi pomodori verranno poi "vendemmiati" tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre.

"Il nord - spiega la Coldiretti Lombardia - rappresenta ormai più della metà delle coltivazioni italiane di pomodoro da salsa, mentre la produzione totale nazionale dovrebbe attestarsi intorno a 4,9 milioni di tonnellate, pari a circa il 14% di quella mondiale e al 49% di quella europea. Con i pomodori della pianura padana - spiega Coldiretti Lombardia - il Consorzio Casalasco produce salse e passate, fra cui Pomì, che vengono poi esportati in 60 paesi, dalla Germania agli Stati Uniti, dal Giappone agli Emirati Arabi". (ANSA).

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