Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Patuanelli, non accetteremo demolizione filiera zootecnia

Ministro a Expo Dubai, 'da Ue visione omologazione agricoltura, ci faremo sentire'

Redazione ANSA

DUBAI - "Diverse filiere italiane" della zootecnia, "dalla lattiero-casearia agli allevamenti da carne, rappresentano delle eccellenze nel panorama internazionale. Pensare che sia possibile un percorso di demolizione di queste filiere è un elemento che noi difficilmente potremmo accettare".

Lo ha detto all'ANSA il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, in merito alla possibile revisione della politica di promozione europea di alcuni prodotti agroalimentari, tra cui carne e salumi, denunciata nei giorni scorsi da Coldiretti. Dalla Commissione europea "c'è una visione che ci porta verso una dimensione totalmente omologata dell'agricoltura e degli allevamenti. Questo non è compatibile con il modello produttivo del nostro Paese e con la gran parte dei modelli produttivi degli altri paesi europei. Al di là della visione della Commissione che inspiegabilmente è schiacciata verso alcuni commissari che lecitamente pensano al loro interesse commissariale, penso che la maggior parte degli Stati membri non abbia intenzione di seguire la Commissione su questo percorso. Faremo sentire la nostra voce".

"E' evidente che la filiera suinicola ha delle criticità legate al mercato, alla peste suina, al costo dell'energia. Quindi è una filiera che va sostenuta nella sua voglia di trasformazione, di rendersi energeticamente indipendente, e su questo aspetto va accelerato il percorso di attuazione del Pnrr nelle sue misure agroenergetiche. Vi sono poi gli strumenti del nuovo Pac, il piano strategico nazionale, di sostegno a quella filiera", ha detto ancora Patuanelli. "Sul tema della peste suina, quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto e subito, tanto che non c'è al momento un problema di peste suina negli allevamenti domestici. C'è un problema di cinghiali che vengono ritrovati infetti in zone dove gli allevamenti per fortuna non sono intaccati".  

 

Patuanelli, con cambio clima rischio cibo sintetico omologato
DUBAI - "Il rischio è che" il cambiamento climatico e la desertificazione "ci porti a intravedere la risposta in produzione di cibo in laboratorio, sintetico, uguale per tutti. La strategia europea One Health non può essere confusa con la strategia One Diet. Il rischio che vedo davanti è un percorso di omologazione globale delle produzioni agroalimentari. Credo invece che il cibo rappresenti per ogni Paese un legame con storia, tradizioni, culture, religioni che non possiamo disperdere. Per evitare che il cibo diventi una pillola da assumere due volte al giorno può venirci in soccorso l'uso corretto dell'innovazione e la tecnologia".

Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, intervenendo all'evento "People, Planet, Prosperity" al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai. E' tecnologia che "deve essere al servizio dell'obiettivo che dobbiamo raggiungere, e non dominarlo" e "che ci può supportare per produrre maggiore quantità di cibo di uguale qualità, che ci può aiutare a sprecare meno acqua, vero petrolio dei prossimi 50 anni per tutti i Paesi del mondo" e "a utilizzare meno fertilizzanti e chimica. Questa è la tecnologia che dobbiamo sviluppare e mettere in condivisione con tutti i Paesi".

Patuanelli, imprenditori agricoli hanno voglia di innovare 
'Confrontiamoci per produrre cibo rispettando ambiente' 
"Ho avuto l'onore di presiedere la ministeriale a Firenze del G20 dedicata ai problemi agricoli e alimentari del pianeta. Ho visto la voglia di tutti i governi di implementare subito dinamiche di politica economica che possano assistere questo percorso di innovazione del settore agroalimentare, e vedo negli imprenditori agricoli, che forse sono i più conservatori di tutte le filiere produttive, una grande voglia di innovazione". Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, intervenendo all'evento "People, Planet, Prosperity" al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai. "Confrontiamoci, scambiamoci le idee e troviamo una soluzione a quella banale domanda: come produrremo cibo rispettando l'ambiente per 10 miliardi persone", ha concluso.

Expo Dubai: Patuanelli, Italia in vetrina con agroalimentare
Nostre eccellenze creano valore aggiunto
"Expo è un momento in cui l'Italia si mette in vetrina coi suoi prodotti migliori, quindi l'agroalimentare italiano c'è". Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, a margine dello show cooking "From the seed to the Spinosini" organizzato a Dubai nell'ambito della partecipazione della Regione Marche a Expo 2020. "L'Italia si presenta come sempre con prodotti di eccellenza, penso che se le esportazioni italiane hanno un peso enorme nell'economia del nostro Paese è soprattutto grazie alla moda e al lusso da una parte e all'agrifood dall'altra. Noi produciamo eccellenze e distintività che lega non soltanto i prodotti di grande qualità ma la cultura del nostro territorio e questo ovviamente crea valore aggiunto in Paesi come questi e in tutto il mondo".

"Ci sono collaborazioni possibili con gli Emirati. Il loro modo di produrre cibo in territori così complessi dal punto di vista climatico ci mostra quello che purtroppo potrebbe succedere anche nel nostro Paese: zone a rischio desertificazione, il cambiamento climatico che conosciamo tutti per i problemi che crea. Capire come si può produrre cibo in situazioni climatiche estreme è un modo anche per prevenire i danni che nel futuro potremmo avere nel nostro Paese", ha spiegato il ministro a margine dello show cooking "From the seed to the Spinosini" organizzato a Dubai nell'ambito della partecipazione della Regione Marche a Expo 2020.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie