Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Da corallina a capocollo, salumi a Pasqua già dal Medioevo

Assica, quest'anno italiani ne consumeranno 10.000 tonnellate

Redazione ANSA ROMA

Da nord a sud, a Pasqua e Pasquetta gli italiani non rinunciano ai salumi. Quest'anno, secondo le stime dell'Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi aderente a Confindustria (Assica), si prevede un consumo di circa 10.000 tonnellate tra salami, coppe e capocolli per un valore di 185 milioni di euro. Le origini di questa scelta nel menu, però, portano molto indietro nel tempo. Risale, infatti, al Medioevo una consuetudine legata ai tempi della stagionatura delle carni di suino e, allo stesso tempo, alla tradizione religiosa.

La macellazione dei maiali avveniva in genere dal giorno di Santa Lucia (13 dicembre) a quello di Sant'Antonio (17 gennaio) dove si ottenevano salami che avevano periodi di stagionatura diversi. Il Carnevale si celebrava con salsicce o fette di salame cotte nel vino bianco, quindi per 40 giorni ne era prevista l'astensione a tavola. Il giorno di Pasqua, però, a termine della Quaresima, si poteva finalmente tornare a consumarli, esattamente nel momento in cui avevano raggiunto il giusto grado di stagionatura. In particolare, il periodo tra la fine di marzo e la fine di aprile è quello perfetto per consumare il salame e la coppa (o capocollo), prodotti che necessitano di una stagionatura di tre o quattro mesi: dall'immancabile salame corallina di Roma alla coppa-capocollo delle regioni del centro e del sud fino al salame cacciatore in Brianza.

Anche quest'anno, "nonostante la maggiore attenzione che dedicheranno alla spesa gli italiani non rinunceranno dunque ai cibi della tradizione" ma "un contributo importante ai consumi arriverà anche dal turismo che, stando ai dati relativi alle prenotazioni, dovrebbe registrare un importante incremento rispetto alla già buona performance del 2022 soprattutto nelle principali città italiane", spiega Davide Calderone Direttore di Assica Secondo i dati Assica. Sempre il maiale sarà il protagonista anche del Lunedì dell'Angelo, con la tradizionale gita fuoriporta, che non sono tali senza grigliata a base di costine, salsicce e braciole.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Modifica consenso Cookie