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Cresce l'offerta gastronomica nei musei di Roma, Molto a Galleria Borghese

A Palazzo Massimo la novità della caffetteria e ristorante Livia

(di Alessandra Moneti) ROMA

ROMA - Con la ripartenza del turismo internazionale, al termine della fase più acuta dell'emergenza covid, Roma rinnova l'offerta gastronomica e di ristoro in due musei-gioiello della Capitale: Galleria Borghese, e Palazzo Massimo. Dimostrando anche capacità di attrazione di investimento da parte di imprenditori che hanno partecipato ai bandi di gara mettendo in pratica collaborazioni tra pubblico e privato.

Alla Galleria Borghese, meta-cult per tutti gli amanti dell'arte con capolavori di Bernini, Canova, Raffaello e Caravaggio, Molto Italiano è ora responsabile dei servizi di ristorazione e caffetteria, dalla prima colazione alla merenda, fino all'aperitivo. Molto è un progetto a 360° per la ristorazione di alta gamma in dialogo col design, ideato dai fratelli Lorenzo e Marco Bassetti all'interno della società ArpFood&Hospitalitysrl. Il primo ristorante, aperto nel 2006 in Viale Parioli a Roma, è oggi un successo consolidato: un format esclusivamente italiano che rivisita sapori classici, a partire dal pollo allo spiedo, in modo inedito, in un ambiente di respiro internazionale. I grandi classici delle cucina italiana, dagli gnocchetti alla sorrentina alla lasagnetta vitel-tonné, fino allo zabaione sono i protagonisti del menu ideato per la Galleria. Un'offerta sulla carta vintage, ma resa contemporanea dalla costante ricerca di nuovi abbinamenti, sempre ispirati da freschezza e stagionalità, per andare a esaltare i sapori di una cucina sana e gustosa.

L'alta qualità dei prodotti di Molto Italiano è selezionata in base ai marchi Dop e Igp e la maggior parte delle verdure provengono dall'orto di proprietà, situato nell'agro laziale, per garantire una filiera etica e sostenibile con prodotti a Km0 insieme alla produzioni di grandi artigiani del gusto come la bottarga di Cabras dei Fratelli Spanu. A personalizzare la carta anche il vino "della casa", "Molto Rosso" Pinot Nero dell'Oltrepò Pavese, realizzato in collaborazione con l'azienda Conte Vistarino, con etichetta realizzata da Lorenzo Bassetti, cofounder del progetto Molto. I visitatori potranno organizzare anche un picnic privato immersi nel parco di Villa Borghese; un luogo d'elezione per consumare un pasto nel verde con le box take away di Molto, il cui packaging è curato nel dettaglio con materiali ecologici e biodegradabili.

Spostandosi nel piazzale antistante la stazione Termini, a Palazzo Massimo, prima dell'incanto del giardino di Livia e dei mosaici dell'Impero romano, la Caffetteria Massimo e il ristorante Livia, con una bella terrazza, sono il nuovo progetto di ristorazione contemporanea firmata dal Gruppo Camst, azienda leader nei servizi di ristorazione in Italia e all'estero. Molto più di semplici punti ristoro del museo, propongono un menu all-day con decine di varietà di pizza e pane fresco in ogni declinazione di forme, aromi e farine: dai Pizzotti cotti a legna ai Pan tasca di grano duro, dai Quadrotti pugliesi ai Massimini, ossia panini in formato mignon farciti di carne, pesce o verdure. .

Al primo piano invece c'è Livia, il ristorante dedicato alla figura di Livia Drusilla (imperatrice moglie di Augusto) e decorato con le riproduzioni degli affreschi ospitati a Palazzo Massimo. In cucina Fulvio Penta, giovane chef romano - classe 1983 - che dopo gli esordi nel 2003 presso le cucine dell'Hotel De Russie e la successiva esperienza a Labico sotto l'ala dello stellato Antonello Colonna, ha maturato esperienze professionali in ristoranti di successo come Pastificio San Lorenzo, Porto Fluviale ed Enoteca Verso. Ampia e selezionata la carta dei vini,

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