ROMA - Finiscono sotto la lente d'ingrandimento i prodotti a marchio dei supermercati. Ad essere esaminati per un test della qualità alimenti che spaziano dall'olio alla pasta per arrivare alle passate di pomodoro, ai prodotti per la prima colazione fino alla carne, ai salumi, formaggi, dolci e altri cibi verificati con diversi esami. A delineare il panorama delle "private label" (prodotti con la marca del distributore) è la rivista mensile dei consumatori "Il Salvagente" che ha redatto una classifica sulla qualità dei prodotti a marchio dei supermercati attraverso "una sintesi di quattro anni di test di laboratorio che tiene conto dei giudizi ottenuti nelle analisi di tutti i numeri finora pubblicati".
Dallo studio emerge che i marchi Coop, Consilia e Conad sono in cima alla classifica del livello qualitativo complessivo, valutato in base alla diversa categoria di prodotti presi in considerazione. Maglia nera invece per Carrefour e Lidl, che si posizionano in fondo alla lista delle grandi catene presenti in Italia. L'intero studio, rintracciabile sul numero di agosto della rivista con il titolo di copertina "Supermercati e discount: chi vince in qualità", ha consentito agli analisti anche di dare interpretazione alla scelta di acquisto del consumatore offrendo alcune considerazioni sulle "private label" che sono considerate delle alternative a basso prezzo se confrontate alle grandi marche. Dal report è emerso, sulla base di una ricerca Nomisma per l'Osservatorio Marca 2019, che il 55% dei consumatori acquista un prodotto a marchio perché è garanzia di "convenienza a parità di qualità" dei prodotti leader, mentre il 32% gli riconosce salubrità e attenzione per l'ambiente.
Un cliente su tre si dice invece convinto di poter contare su "prodotti di filiere tracciate, certificate e controllate". Il dato economico registrato nel 2018 è di un fatturato di 10,3 miliardi per la Grande distribuzione organizzata (Gdo), "la quota più alta di vendite dal 2013 e il 2,5% in più rispetto al 2017".