(di Alessandra Moneti)
Lugno il Tamigi e nel porto di Plymouth, nel Regno Unito, quando una bandiera bianco e blu di forma triangolare sventola sull'albero delle imbarcazioni significa che "a bordo c'è gin per tutti". Questo drappo triangolare è approdato a Roma dove prende il via la seconda edizione delle The Gin Master Class.
Dal 6 aprile all'8 giugno in programma un ciclo di incontri "per conoscere tecniche e avanguardie di un nuovo modo di bere" il Gin&Tonic, cocktail tra i più diffusi al mondo. Voci narranti di ogni appuntamento per gin lover Patrick Pistolesi, bar manager al The Gin Corner, e i brand ambassador delle diverse aziende produttrici di questo distillato che si caratterizza per una ricetta che al ginepro aggiunge un certo numero di botanical in ricette spesso segrete. "Un mix che ha fatto la storia, a partire dall'uso come antimalarico - per il chinino presente nell'acqua tonica - per le truppe inglesi impegnate nelle colonie, e che ha sempre avuto un legame forte con le attività della Royal Navy'' racconta Pistolesi.
Le Master Class si rivolgono a un pubblico di curiosi e di amanti del bere miscelato. "Vogliamo far divertire - sottolinea il barman di origini irlandesi - celebrando l'inusuale che cambia le regole, facendo scoprire ad esempio la rosa nel bicchiere, il quinetum e l'infusione alla foglia di scorpione venezuelana".
Tra scorze di lime, abbondante ghiaccio, micro-coltivazioni di cetrioli, il viaggio nella gamma dei 100 gin proposti al bancone del locale romano fa tappa anche nelle produzioni mediterranee, spagnole e italiane in particolare, che si caratterizzano per i riflessi aromatici di rosmarino, olive, agrumi. Il tutto in abbinamento a una cucina che fa del gin un ingrediente caratterizzante, dalle polpette al ginepro ai macaron con crema in infusione. "Quest'anno il tema è l'alchimista - concludono i promotori dell'iniziativa - per esplorare le radici esoteriche della bevanda. E per i gin lover sarà l'occasione per masticare acqua, e imparare termini come botaniche, carbonatura, garnish, e le evoluzioni verso nuovi drink, quelli che i barman chiamano twist".