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Alimentare: Crea, il Pil perde l'1,9% nell'ultimo trimestre

Giù anche valore aggiunto e investimenti ma sale clima fiducia

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Tendenza negativa in tutti i comparti produttivi nell'ultimo trimestre 2020, dopo i segnali di ripresa dei tre mesi precedenti. Calano infatti Pil (-1,9%), valore aggiunto (-2,8%) e degli investimenti fissi lordi (-0,2%). È quanto emerge dal bollettino CreaAgritrend, messo a punto dal Crea con il suo Centro di ricerca politiche e bioeconomia. Rispetto allo stesso periodo del 2019 si è verificata una contrazione del 4% dell'indice della proðduzione dell'industria alimentare e delle bevande. Tiene, invece, la produzione di vini, grazie ai buoni risultati di ottobre e novembre che compensano la riduzione del 20% di dicembre.

Gli indici del fatturato dell'industria alimentare e delle bevande crescono sul mercato estero del 4% e si contraggono su quello interno (-14% l'industria delle bevande). Le esportazioni agroalimentari nel trimestre hanno superato i 12,2 miliardi di euro e, rispetto allo stesso periodo del 2019, crescono del 2,6% con un aumento dei flussi verso il Nord America (Stati Uniti +13% e Canada +8,3%), mentre le importazioni continuano a calare (-3,2%). I prodotti maggiormente esportati sono stati i derivati dei cereali soprattutto la pasta, ortaggi trasformati (principalmente conserve di pomodoro), oli e grassi (soprattutto olio di oliva) e frutta fresca in particolare uva da tavola, kiwi e mele. Sulla base dei raccolti su twitter dal 21 gennaio al 15 marzo 2021, in linea con il periodo precedente, emerge un forte aumento del clima di fiducia nei confronti del settore primario e delle sue politiche, con il 69% dei giudizi positivi e molto positivi, in aumento del 10% rispetto ai negativi e molto negaðtivi (28%). 

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