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Vaiolo scimmie: Tedros (Oms), 14 mila casi da inizio anno

In Spagna il numero più alto, in Italia casi saliti da 292 a 374

Redazione ANSA ROMA

Sul vaiolo delle scimmie, quest'anno sono stati segnalati all'Oms quasi 14mila casi confermati, provenienti da oltre 70 paesi e territori. Finora sono stati segnalati cinque decessi, tutti in Africa". A fare il punto il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "La maggior parte dei casi continua a essere segnalata dall'Europa, principalmente tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.

Anche se stiamo assistendo a una tendenza al calo in alcuni paesi, altri stanno ancora registrando un aumento e sei paesi hanno segnalato i loro primi casi la scorsa settimana", ha aggiunto Tedros. Il direttore generale dell'Oms ha fatto sapere che oggi il Comitato di emergenza per i regolamenti sanitari internazionali dell'Oms "si riunirà di nuovo per esaminare gli ultimi dati e per valutare se l'epidemia costituisca un'emergenza di salute pubblica di interesse internazionale". 

 Al 19 luglio ammontano a 10.604 i casi di vaiolo delle scimmie segnalati nella regione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). A dirlo è l'ultimo bollettino di sorveglianza congiunto realizzato dal Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc) e dall'Ufficio regionale per l'Europa dell'Oms. I casi segnalati sono 2.366 in più della scorsa settimana, quando erano stati 8.238.

    La Spagna si conferma il Paese europeo con il maggior numero di casi (2.835, in aumento rispetto ai 2.034 della scorsa settimana), seguito da Regno Unito (2.115, erano 1.735 la scorsa settimana) e Germania (2.033 vs 1636). L'Italia è al settimo posto: 374 casi rispetto ai 292 della scorsa settimana.
   
Dalla rilevazione emerge che il 42% dei pazienti ha un'età compresa tra 31 e 40 anni e nel 99,5% dei casi sono maschi. La manifestazione clinica più frequente è un'eruzione cutanea che è presente in quasi la totalità dei pazienti (il 94,5%). Altri sintomi sono febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa.

    Sono 256 i pazienti che hanno avuto bisogno di ricovero in ospedale (8,1%), un paziente ha avuto bisogno delle cure in terapia intensiva. Non è stato registrato alcun
decesso.

    Tra i pazienti, c'erano 31 operatori sanitari, tuttavia non è stata segnalato un rischio da esposizione professionale.

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