(ANSA) - AOSTA, 05 NOV - La Valle d'Aosta si prepara ad
affrontare il secondo lockdown in meno di otto mesi. Lo fa
predisponendo un'ordinanza per adattare le misure imposte dal
Dpcm alla specificità del territorio regionale, anche dopo una
richiesta bipartisan arrivata dal Consiglio Valle. In dettaglio
l'Assemblea valdostana ha impegnato il presidente della Regione
a "presentare al presidente del Consiglio dei Ministri e alla
conferenza Stato-Regioni la necessità di tenere conto della
specificità del territorio valdostano, anche con riferimento
alle valli laterali ed ai piccoli centri abitati che, a fronte
dell'applicazione delle misure di contenimento previste dai vari
Dpcm, versano in situazioni di svantaggio rispetto alle più
grandi realtà urbane".
"Sul territorio valdostano, dove molto spesso viviamo in mezzo
alla natura, al di là delle situazioni cittadine, abbiamo
amplissimi spazi di libertà nella natura, quindi le restrizioni
di movimento intorno a casa per le realtà più agricole, di
montagna, non hanno molto senso, quando passeggiando sul
sentiero l'unico rischio è di incontrare un camoscio o una
marmotta: dobbiamo trovare dei correttivi" ha detto il
presidente della Regione, Erik Lavevaz, che ha chiesto di
vederci chiaro "sul perché siamo nella zona rossa, anche come
elemento di chiarezza nei confronti dei cittadini". "I numeri
sono belli - ha aggiunto - perché non si prestano a
interpretazioni".
Parlando di numeri c'è da registrare un impennata dei decessi:
in 24 ore sono stati sette (il totale sale a 189). I nuovi casi
positivi sono stati 114, il totale dei contagiati attuali sale a
2.152, di cui 1.980 in isolamento domiciliare e 172 ricoverati
(10 in terapia intensiva). Secondo il report settimanale della
Fondazione Gimbe (28 ottobre-3 novembre), la Valle d'Aosta
mantiene il 'triste' primato in Italia per il numero di casi
positivi al coronavirus, il numero di ricoverati e il numero di
terapie intensive in rapporto alla popolazione. In dettaglio: i
casi positivi ogni 100.000 abitanti sono saliti a 1.631 nella
regione alpina (693 media nazionale); i ricoverati con sintomi
ogni 100.000 abitanti sono 135,3 (35); i ricoverati in terapia
intensiva ogni 100.000 abitanti sono 10,3 (media nazionale 3,7).
(ANSA).