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Ema, Corte Ue respinge richiesta sospensiva di Milano

Secondo giudici manca presupposto dell'urgenza

Redazione ANSA BRUXELLES

La Corte di Giustizia della Ue "ha respinto, per difetto del solo presupposto dell'urgenza e senza nulla anticipare sul merito della questione", la richiesta del Comune di Milano di sospensiva del trasferimento dell'Agenzia europea per i faramci (Ema) ad Amsterdam. Lo rende noto la Corte.

La decisione di respingere la richiesta di sospensiva è stata presa dal vicepresidente della Corte, Antonio Tizzano. La richiesta di sospensiva del Comune di Milano è solo una parte 'secondaria' della causa principale intentata da Milano, che ha chiesto ai Giudici dell'Unione l'annullamento della decisione di trasferire la sede dell'Ema da Londra ad Amsterdam. Nell'ambito di questa causa principale, lo stesso Comune ha anche chiesto, in via cautelativa ("procedimento sommario"), di sospendere il trasferimento in attesa del giudizio. Secondo la Corte, affinché la richiesta di sospensiva sia accolta, devono sussistere cumulativamente due presupposti. Primo, la verosimile fondatezza della domanda principale; secondo, l'urgenza di provvedere (cioè l'impossibilità, per il richiedente, di attendere la decisione finale senza riportare danni gravi e irreparabili). La mancanza anche di uno solo dei presupposti comporta il rigetto della richiesta. La Corte non ha ritenuto che sussistesse l'urgenza, e quindi ha respinto la richiesta. 
   

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