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Aumentano in Italia rinite allergica e asma bronchiale bimbi

Pediatri, effetti negativa per vita quotidiana piccoli pazienti

Redazione ANSA ROMA

Sempre piu' bimbi allergici in Italia, colpa di acari, animali domestici, qualità dell'aria, ma anche fumo passivo, allattamento e divezzamento, vitamina D, probiotici e prebiotici. Sono questi gli argomenti analizzati dai pediatri di Sip, Sipps e Siaip in un documento che ha l'obiettivo di definire l'impatto di interventi preventivi a differenti livelli - ambientali, comportamentali e nutrizionali - sull'incidenza delle allergopatie respiratorie ed alimentari.

Il lavoro e' coordinato dal Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, Giuseppe Di Mauro, e dal Presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, Roberto Bernardini.

L'analisi dei dati epidemiologici in età pediatrica ha dimostrato che, non solo la rinite allergica, ma anche l'asma bronchiale, rappresentano patologie in notevole incremento. Per quanto riguarda i dati italiani, mediamente la prevalenza di rinocongiuntivite allergica registrata negli ultimi 12 mesi dello studio ISAAC si attesta sul 6.6% nella fascia 6-7 anni e su circa il 17.4% nella fascia 13-14 anni. Nello stesso periodo, i dati di prevalenza dell'asma nei bambini italiani sono del 8.4% nei bambini di 6-7 anni e del 9.5% negli adolescenti di 13-14. Diversi documenti scientifici hanno riconosciuto che la rinite ha effetti negativi sulle attività del paziente nella vita di tutti i giorni a casa, a scuola e sul lavoro. Iniziata oltre cinquant'anni fa, la "prima ondata" delle malattie allergiche ha interessato prevalentemente le affezioni respiratorie, con un picco intorno agli anni 2000, che ha interessato soprattutto i paesi occidentali. In Italia è aumentata anche la prevalenza della rinite allergica nella popolazione generale. (ANSA).

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