(ANSA) - ROMA, 20 MAG - La presidente dell'Unicef Italia
Carmela Pace e il direttore generale del ministero
dell'Istruzione-direzione generale per lo Studente, l'inclusione
e l'orientamento scolastico Maria Assunta Palermo hanno firmato
un Protocollo d'Intesa della durata di 3 anni per attività di
promozione e attuazione della Convenzione sui diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza nelle istituzioni scolastiche.
"Le scuole sono i luoghi per eccellenza dove i nostri bambini
e giovani si formano come adulti. È a scuola che vengono gettati
i semi dei loro diritti, delle loro consapevolezza e conoscenza.
La firma di questo Protocollo è per noi dell'Unicef motivo di
orgoglio, ma soprattutto di grande impegno perché ci consentirà,
insieme al Ministero dell'Istruzione, di promuovere azioni
sinergiche per diffondere la cultura dei diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza", ha detto Carmela Pace, presidente dell'Unicef
Italia.
L'Unicef Italia dal 2009, in collaborazione con il ministero
dell'Istruzione, promuove il progetto "Scuola Amica delle
bambine, dei bambini e degli adolescenti", che ogni anno vede
l'adesione di più di 700 scuole di ogni ordine e grado. Il
progetto è finalizzato ad attivare prassi educative per
promuovere la conoscenza e l'attuazione della Convenzione sui
diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, assicurando in
particolare l'attuazione dei principi di pari opportunità,
ascolto, partecipazione e non discriminazione.
Il Protocollo prevede la promozione di: attività rivolte al
mondo dell'infanzia e dell'adolescenza con particolare
attenzione alla prevenzione della dispersione scolastica;
iniziative di formazione e qualificazione di soggetti a diverso
titolo impegnati professionalmente in attività con minorenni;
percorsi di educazione alla cooperazione internazionale e alla
pace; iniziative per migliorare l'accoglienza e la qualità delle
relazioni, per favorire l'inclusione e la valorizzazione delle
diversità e delle abilità differenti; attività di prevenzione
delle diverse forme di esclusione, discriminazione, bullismo e
cyberbullismo, violenza fisica e verbale, prevedendo la
partecipazione attiva da parte delle alunne e degli alunni.
(ANSA).