(ANSA) - TRIESTE, 10 FEB - Un gruppo di dodici associazioni
ha scritto alle autorità che si occupano di tutela dei minori
(Tribunale per i Minorenni di Trieste, Ministeri Interno e
Giustizia, Garante infanzia e Associazione Italiana Magistrati
per Minorenni e Famiglia) per segnalare "casi e criticità
derivanti dalla applicazione di due direttive della Procura
della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni di Trieste:
la mancata previsione della attivazione dell'accertamento
dell'età come prevede la legge Zampa, e il differente
trattamento delle persone rintracciate in frontiera che non
trova alcun riscontro nella normativa vigente".
In una lettera inviata il 9 febbraio scorso, le associazioni
- tra cui ASGI, Amnesty Int. Italia, Centro Studi Politica
Internazionale, Consiglio Italiano Rifugiati - esprimono "forte
preoccupazione per la situazione dei minori stranieri non
accompagnati che giungono in Italia attraverso la cosiddetta
'rotta balcanica' e in particolare per le prassi adottate nei
confronti dei minori rintracciati in prossimità della frontiera
italo-slovena. Segnalano che "le procedure di riammissione della
direttiva della Procura della Repubblica del Tribunale dei
Minorenni di Trieste sono state ritenute illegittime da una
pronuncia del Tribunale di Roma del 18.1.2021, perché eseguite
sulla base di un accordo siglato tra Italia e Slovenia nel 1996
mai ratificato dal Parlamento italiano e perché di fatto
ostacolano l'accesso al diritto di asilo ed espongono le persone
al rischio concreto di refoulement indiretto essendo la
riammissione in Slovenia parte di un meccanismo di riammissione
a catena dalla Slovenia alla Croazia e da lì, troppo spesso
dopo inaudite violenze, alle porte dell'Unione Europea, in
Bosnia o in Serbia". (ANSA).