(ANSA) - SYDNEY, 25 AGO - Il morbo di Alzheimer può essere
diagnosticato con anni di anticipo, guadagnando potenzialmente
tempo prezioso per mitigare il declino del paziente. Lo indica
una nuova ricerca della Macquarie University di Sydney e
dell'ente scientifico nazionale CSIRO, che ha individuato una
relazione tra un biomarcatore del sangue e il rischio di
decadimento cognitivo diversi anni dopo. "Chi ha livelli
accresciuti del biomarker 2-HAA ha una probabilità 35 volte
maggiore di progredire verso l'Alzheimer rispetto a chi ha
livelli normali", scrive il responsabile della ricerca David
Lovejoy della Macquarie Medical School sul sito dell'università
stessa. La scoperta, aggiunge, può aprire la strada a uno
screening sistematico e una diagnosi tempestiva. Può anche
portare allo sviluppo di una semplice analisi del sangue invece
di costose e complesse diagnosi anni dopo, dando tempo ai
pazienti tempo prezioso per prendere misure e allontanare la
malattia, aggiunge. In particolare con l'adozione di cambiamenti
di stile di vita, fra i quali una dieta mediterranea, almeno
mezz'ora di esercizi cardiovascolari al giorno, e ridurre il
consumo di alcool. Non è finora accertato, tuttavia, se i
cambiamenti di stile di vita, pur sapendo che riducono
l'infiammazione cronica, possano ridurre il declino cognitivo",
precisa Lovejoy. E conclude: "saranno necessarie ulteriori
ricerche, ma vi sono interessanti possibilità". (ANSA).
