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Rischio demenza si legge negli occhi di chi ha il Parkinson

Un esame della vista lo prevede 18 mesi prima

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 26 GEN - I cambiamenti nella vista precedono il declino cognitivo che avviene in molte, ma non in tutte, le persone che soffrono di Parkinson. E un semplice test della vista può prevedere quali andranno incontro a demenza nell'arco di un anno e mezzo. A rivelarlo è uno studio della University College London, pubblicato sulla rivista Movement Disorders.
    La demenza è un aspetto debilitante del Parkinson e colpisce circa il 50% dei pazienti entro 10 anni dalla diagnosi. I ricercatori hanno studiato 77 pazienti parkinsoniani e hanno scoperto che semplici test della vista hanno previsto chi di loro avrebbe avuto una diagnosi di demenza a distanza di 18 mesi. Sono stati usati metodi innovativi per analizzare le scansioni a risonanza magnetica e questi hanno consentito di cogliere i danni alla materia bianca del cervello, individuandoli nel "cablaggio del cervello", cioè l'insieme dei collegamenti che interconnettono i neuroni. In un altro studio pubblicato su Communication Biology, infatti, lo stesso team di ricerca ha scoperto che i collegamenti strutturali e funzionali tra diverse regioni del cervello diventano disaccoppiati in tutto il cervello nelle persone con Parkinson, in particolare tra chi ha problemi di vista.
    "Abbiamo scoperto - afferma la prima autrice Angeliki Zarkali, del Queen Square Institute of Neurology, University College London - che le persone con Parkinson che hanno problemi visivi hanno maggiori probabilità di demenza. I test della vista potrebbero fornirci una finestra di opportunità per prevedere la demenza prima che inizi, il che può aiutarci a trovare dei modi per fermare il declino cognitivo prima che sia troppo tardi".
    (ANSA).
   

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